Dalmine, dovevano riempire la cava invece si portavano via la ghiaia
Tutto è partito dalla segnalazione di qualche attento cittadino. Al quale non è sfuggito che, dall’ex cava Cividini di Mariano, ogni tanto usciva un camion pieno di ghiaia. Ma il cantiere non era mica stato aperto per riempirla, la cava? Così è partita una chiamata alla Polizia locale di Dalmine, che ha effettuato un sopralluogo e ha effettivamente intercettato un mezzo pesante carico di ghiaia che usciva dal cancello del sito di via Cave. «Non solo – spiega il comandante Aniello Amatruda –, in una zona piuttosto nascosta, all’interno della cava, c’era un macchinario per la movimentazione della terra e un buco piuttosto profondo. Ora dobbiamo fare delle ulteriori verifiche insieme a un geologo e ai tecnici dell’Ufficio preposto della Provincia».
Il comandante spiega l’origine della segnalazione arrivata al comando. «Ad ogni incontro con la cittadinanza, ad ogni assemblea pubblica, chiediamo sempre la collaborazione dei cittadini. Chiediamo loro di darci una mano, di segnalare se vedono che qualcosa non va, se c’è qualcosa di anomalo, perché noi non possiamo essere dappertutto. In questo caso l’attenzione dei residenti che abitano nella zona del cantiere è stata importantissima, visto che ci ha portati a scoprire un presunto illecito».
Il cantiere all’ex cava Cividini di Mariano è stato bloccato. Lo scorso 31 ottobre la polizia locale ha consegnato alla ditta Orobica Inerti un’ordinanza di momentanea sospensione dei lavori firmata dal dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune. Ora l’azienda ha trenta giorni per presentare un eventuale ricorso al Tar contro l’ordinanza, ma nel frattempo i camion smetteranno di passare lungo le vie Cave, Papa Giovanni XXIII e Lombardia fino a nuove disposizioni. Il provvedimento è stato trasmesso anche all’ufficio Cave della Provincia, ai carabinieri di Dalmine e alla Procura per verificare se ci sono gli estremi...