Ebbene sì, dimagrire costa fatica Lasciate stare le pillole miracolose
Anche dimagrire può costare caro. Non si tratta solo di diete intraprese con programmi fai-da-te, ma pure di regimi dimagranti che ricorrono a preparazioni a rischio. Quelle cioè che contengono sostanze proibite, bandite dal Ministero della Salute con ufficiali decreti. Principi attivi responsabili, sia con uso singolo o combinato ad altra sostanze, di importanti reazioni avverse: da disturbi psichiatrici a problemi che colpiscono il sistema cardiovascolare.
La vicenda non è nuova. Era cominciata a maggio e luglio scorso, quando il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, con un decreto vietava l’utilizzo di due principi (la fenilpropanolamina/norefedrina e la pseudo efedrina) in preparazioni dimagranti ‘magistrali’, ovvero appositamente predisposte in farmacista dietro prescrizione medica e su misura delle necessità del singolo paziente.
Oggi la lista si allunga di sette nuovi principi attivi: triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato. Sia chiaro, non si tratta di sostanze illegali o di per sé a rischio: sono infatti autorizzate singolarmente per svariate indicazioni terapeutiche, come ad esempio il controllo di stati ansiosi, depressione, diabete, ipertensione e epilessia, ma diventano nocive per non dire pericolose, qualora se ne faccia abuso. Vale a dire, in quei casi in cui queste sostanze vengano utilizzate in associazioni combinate a scopo puramente estetico e non terapeutico.
È arrivato direttamente dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, e segnala il sospetto di reazione collaterali importanti, evidenziate dalla Rete Nazionale di Farmacovigilanza. Una nota, quella dell’AIFA, nella quale si mette in guardia non solo contro preparazioni ad uso dimagrante contenenti i sopra citati principi attivi, ma soprattutto sul rapporto beneficio-rischio estremamente sfavorevole per la salute, quando queste sostanze vengano assunte in un cocktail mixato e in dosi abbondanti o troppo aggressive per l’organismo, con reazioni direttamente proporzionali al numero di principi attivi pericolosi contenuti nella preparazione. A tal punto da potere sollecitare l’insorgenza di disturbi psichiatrici o reazioni sensibili a carico del sistema cardiovascolare.
Il Ministero fa anche sapere che queste combinazioni dimagranti presentano un rischio in più perché non sono mai state studiate in sperimentazioni cliniche regolari, in grado cioè di mettere in evidenza tutti gli eventuali effetti collaterali per la salute. Come se non bastasse, queste sostanze sono sprovviste di foglietto illustrativo e scheda tecnica, che insieme rappresentano una sicurezza, nonché la traccia di tutte le caratteristiche e le componenti del prodotto. Ancora, è bene sapere che la documentazione, quando disponibile, riguarda e riferisce solo sulle potenzialità, capacità o possibili reazioni avverse dei principi attivi usati da soli, mentre gli esiti, controindicazioni, effetti collaterali o anche la sicurezza degli stessi principi non sono conosciuti o garantiti quando somministrati in associazione tra loro.
In buona sostanza, il decreto stabilisce che:
- I medici non potranno prescrivere (e dunque i farmacisti allestire) preparazioni magistrali dimagranti con formulazioni contenenti i principi attivi vietati, sia che vengano usati singolarmente o in combinazione associata tra loro.
- Rispettivamente, medici e farmacisti, non potranno prescrivere o allestite preparazioni magistrali contenenti i sette (meglio nove) principi attivi in qualunque modalità (sola o mixata) indipendentemente dall’indicazione terapeutica, ovvero ad uso dimagrante o di altra natura.
- Per limitare il possibile rischio di assunzione di più principi attivi sotto il mirino, viene proibito a medici e farmacisti di prescrivere o allestire per uno stesso paziente più di una preparazione magistrale singola le quali che possono contenere ciascuna uno dei principi attivi segnalati (e proibiti).