Sospeso il trattato di Dublino

Ottima Merkel sui profughi siriani Eppure c'è qualcosa che non torna

Ottima Merkel sui profughi siriani Eppure c'è qualcosa che non torna
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Il titolo di intelligonews è chiarissimo: Sollievo Italia: Merkel sospende Dublino per i profughi siriani. Anche quello del Post.it è bello: La Germania accoglierà tutti i rifugiati siriani - Da tre giorni ha dato istruzioni ai suoi uffici per l'immigrazione di sospendere gli accordi di Dublino per i siriani, di fatto accettando di farsi carico di tutte le loro richieste di asilo. I testi sono di una precisione cristallina: messe a punto le coordinate di credibilità dell’annuncio diramato dal BAMF (l’agenzia per i migranti e i rifugiati della Germania) ilPost prosegue:

Il documento invita alla revoca di tutti gli ordini di espulsione emanati contro chi non è entrato nell’Unione Europea dalla Germania, ma ha fatto lì la sua richiesta d’asilo. Prevede inoltre la sospensione delle procedure previste dagli accordi di Dublino del 1990, secondo i quali un richiedente asilo non può presentare una domanda di asilo in più di uno Stato membro dell’Unione europea e secondo i quali la domanda deve essere gestita e esaminata dal primo Stato in cui il richiedente ha fatto ingresso (in assenza di accertati rapporti familiari).

Ottima Germania. In questo caso si merita quel che dice l’inno: il nostro cuore va alla Germania (Deutschland) al di là di ogni altra considerazione (Über Alles). Ma i fatti, come sosteneva un grande della nostra letteratura, l’ing. Carlo Emilio Gadda, sono degli gnómmeri, ossia dei gomitoli. Non c’è mai niente di semplice in un fatto. E infatti poco dopo si viene a sapere che:

Il documento emanato dall’agenzia tedesca invita inoltre i propri uffici a non indagare sul tragitto effettuato dai siriani per arrivare in Germania. Il quotidiano britannico Independent cita un comunicato del governo tedesco in cui si dice anche che «la Germania sarà considerata l’unico paese responsabile delle rivendicazioni» dei rifugiati provenienti dalla Siria.

Dunque: fino ad oggi nessuno Stato europeo ha potuto, per dirla alla brutta, “sospendere Dublino”, perché - dicevano lassù - i trattati sono trattati e non si possono modificare a piacere. Oggi uno Stato europeo sospende la validità di un trattato, dà disposizione perché non si indaghi su ciò su cui fino a ieri era tassativo e vantaggioso indagare (vedi il caso dei migranti che volevano entrare in Francia da Ventimiglia che, se trovati in possesso di biglietto ferroviario italiano venivano rispediti indietro) e tutti applaudono. Può essere che qualcosa non torni? «In questa fase», ammette una nota diffusa via Twitter dal BAMF «di fatto non stiamo applicando il regolamento ai cittadini siriani»: e la Commissione Europea (lo riporta intelligonews) elogia la decisione.

 

Serbia Migrants

 

Ora: c’è solo da rallegrarsi per il fatto che Berlino abbia sospeso l'espulsione dal proprio territorio dei richiedenti asilo siriani e che abbia manifestato la propria disponibilità ad accoglierli sul sacro suolo tedesco senza chiedere né da dove siano passati, né chi li abbia lasciati passare. Con molta minore convinzione accogliamo l’idea che tanto a livello europeo, quanto a livello dei singoli Stati - stiamo parlando del nostro, principalmente - la procedura sia stata vista con soddisfazione.

Sono mesi che il Cir (che in questo caso indica il Centro Italiano Rifugiati) chiede un provvedimento simile. Il suo direttore, Chistopher Hein, ha spiegato a Radio Vaticana come «sia evidente da tempo che questo sistema non funziona, lo vediamo con i numeri in Italia. Da gennaio a oggi, sono arrivate via mare più di 110 mila persone, ma solo poco più di 30 mila hanno fatto richiesta d’asilo in Italia. Vuol dire che più di due terzi sono andati, nonostante il sistema-Dublino, in maniera irregolare in altri Paesi d’ Europa». Hein ha solo dato forma a un pensiero di tutti, che però era - fino a ieri - condannato da coloro stessi che oggi vengono elogiati: oggi si elogia la decisione tedesca, fino a ieri si stigmatizzavano, per la stessa ragione, i comportamenti degli altri Stati.

Eppure da un punto di vista formale non è mutato niente: il piano Ue sulla redistribuzione di richiedenti asilo - che prevede un trasferimento da Grecia e Italia verso altri paesi Ue di migranti di cui sia accertato il bisogno di protezione internazionale - non è ancora in vigore. Giace in attesa di essere approvato formalmente dalle istituzioni Ue dopo un parziale via libera dei ministri degli interni Ue lo scorso luglio. La Germania lo ha applicato motu proprio nella forma che ha preferito: siriani sì, altri no.

 

Italy Migrants

 

«Siamo molto incoraggiati dal sostegno offerto da Germania e Francia alla nostra agenda sulla migrazione», ha detto ieri un portavoce della Commissione Ue in una conferenza stampa a Bruxelles. Sostegno? allora siamo messi davvero male. Come sempre, del resto, quando una istituzione si rallegra se qualcuno viola le regole che ha posto essa stessa. La Germania - ripetiamo - ha fatto soltanto bene a sospendere il trattato di Dublino. Non se la prenda - però - se domani qualcun altro vorrà sospenderne altri. Siamo contenti per i siriani (un po’ meno per gli eritrei e tutti gli altri). Come europei ci sentiamo invece sempre più preoccupati.

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