Approvato dal governo nei giorni scorsi

Sistema pubblico di identità digitale Spieghiamo cos'è e come funziona

Sistema pubblico di identità digitale Spieghiamo cos'è e come funziona
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L'8 Marzo il governo ha approvato il nuovo sistema che permette ai cittadini di accedere a moltissimi servizi pubblici e privati online grazie con un'unica identità digitale, ecco come funziona.

Unire per semplificare. Utilizzare i servizi online, sempre più necessari per l'amministrazione pubblica, non sempre è facile e intuitivo. Il processo di digitalizzazione che è ancora in corso in Italia non ha seguito un programma omogeneo, così gli utenti sono stati costretti in questi anni a gestire moltissimi diversi profili online per potersi rapportare con i servizi forniti. Secondo la relazione pubblicata dal governo, erano presenti, fino a pochi giorni fa, migliaia tra chiavi, codici e password differenti per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione.

Grazie al sistema pubblico di identità digitale (SPID) tutti questi codici verranno racchiusi in un unico accesso valido per tutti i servizi ed utilizzabile da PC, smartphone e tablet. L'obiettivo principale è quello di migliorare la qualità e l'accessibilità della pubblica amministrazione, ma il SPID potrà essere utilizzato anche per l'accesso ai servizi web delle imprese private, che si spera agevoleranno il rilancio economico con l'e-commerce e nuovi servizi. L'utente, quindi, non sarà più costretto a gestire decine di diversi profili e memorizzarne i dati d'accesso, inoltre ci sarà una maggiore protezione e minori oneri per la conservazione dei dati.

 

 

Richiedere l'identità digitale. La legge prevede che ci siano dei gestori di identità digitale, ovvero soggetti privati accreditati che possono rilasciare l'identità digitale ai cittadini ed alle imprese che le richiedono, gestendo anche l'autenticazione degli utenti. I gestori accreditati ad oggi sono Infocert, Poste e Tim, ma non è detto che in futuro altri enti non ottengano la stessa qualifica. Non farà alcuna differenza la scelta tra uno dei gestori autorizzati perché tutti garantiranno il rispetto delle regole emanate dall'Agenzia per l'Italia Digitale.

I gestori potranno scegliere tra diverse modalità per la verifica dell'identità dei singoli cittadini: l'esibizione di un documento di identità unito all'adesione attraverso un modulo, l'identificazione tramite documenti digitali che prevedono il riconoscimento a vista (come la carta elettronica o la carta nazionale dei servizi), oppure la sottoscrizione di adesione con firma elettronica qualificata o digitale accompagnata da un documento d'identità. Per le persone fisiche i dati da fornire sono nome, cognome, luogo e data di nascita e documento d'identità utilizzato per la registrazione. Le persone giuridiche invece dovranno presentare il codice fiscale o la partita IVA, indicare la propria sede legale e la ragione o denominazione sociale. Per entrambi saranno necessari un recapito telefonico, un indirizzo di posta elettronica e un domicilio fisico.

 

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Livelli di sicurezza. Esistono tre livelli di sicurezza differenti a seconda dei servizi ai quali si vuole accedere, dal più semplice per i servizi standard al più complesso per settori più delicati. Il primo livello prevede l'autenticazione tramite semplice ID e password stabilite dall'utente, il secondo aggiunge una seconda password generata ogni volta e inviata in tempo reale all'utente ed il terzo livello prevede l'autenticazione tramite password e smart card. A garanzia della privacy dei cittadini la pubblica amministrazione ha escluso ogni forma di profilazione, ovvero tutti quei sistemi che raccolgono le informazioni sulle attività svolte e creando gruppi omogenei di utenza. Questa tecnica viene utilizzata molto spesso dalle aziende per raccogliere statistiche e poter realizzare campagne di marketing mirate per ogni settore della propria utenza.

I servizi disponibili. Il numero degli enti abilitati allo SPID sarà sempre maggiore con il passare di mesi, fino ad includere tutti gli enti pubblici e si spera anche molti enti privati. Dal 15 marzo si può già accedere ad INAIL, INPS e alle Regioni Emilia Romagna e Toscana. Ad aprile verranno aggiunti l'Agenzia delle entrate, il Comune di Venezia, il Comune di Firenze e la Regione Friuli Venezia Giulia. Si stima che entro giugno saranno attivi oltre seicento servizi tra i quali Regione Piemonte, Lazio, Liguria ed Equitalia. I servizi disponibili saranno moltissimi, dall'iscrizione all'INPS dei lavoratori domestici, ai pagamenti dei contributi INPS, il pagamento telematico di IMU, TARI, TASI, l'iscrizione agli asili nido, i servizi anagrafici o le certificazioni ISEE.

Per maggiori informazioni sull'identità digitale è possibile consultare il sito www.spid.gov.it dove sono presenti tutti i dettagli e gli aggiornamenti sul sistema che è attualmente in fase di sperimentazione.

 

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