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Sono arrivate le farmacie vegane

Sono arrivate le farmacie vegane
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Non è più solo una moda: gli italiani che si sono avvicinati e alla fine hanno scelto il vegetarianesimo, escludendo cioè dalla loro dieta alimenti di origine animale, sono ormai all’incirca 4 milioni, di cui 400mila vegani. Per questa particolare categoria di mangiatori il green non si limita solo alla tavola, ma la filosofia si estende a qualsiasi aspetto della vita quotidiana. Salute e cura comprese, che significa esclusione di farmaci e trattamenti a base o con possibili tracce di componenti animali. Per loro è nata così la Pharmavegana, con farmaci ad hoc e solo di origine vegetale. La prima è stata inaugurata nei giorni scorsi a Milano.

Vegetariani e vegani non sono la stessa cosa. Vegetariani sono coloro che non includono nella dieta proteine animali, considerate all’origine di diversi disturbi di salute, anche importanti, ritenendo di trovare nel vegetale tutti gli elementi utili per una sana alimentazione. I vegani invece seguono un movimento filosofico basato su uno stile di vita fondato sul rifiuto di uno sfruttamento degli animali, per alimentazione, abbigliamento, spettacolo o altro scopo, compresa la sperimentazione, la caccia e la pesca. Quindi escludono dalla dieta anche pesce, latte e derivati, uova, carne e affini.

 

 

Qualunque sia la scelta alimentare, per entrambi comunque un problema sanitario, quello cioè delle cure, sarebbe rimasto: perché l’uso di alcuni farmaci, tra cui il vaccino antiinfluenzale (per citarne uno tra i più comuni e maggiormente utilizzati), che è a base di uovo, ma anche alcuni prodotti omeopatici che contengono lattosio o antibiotici che lo hanno tra gli eccipienti, i prodotti commercializzati con test eseguiti su animali, il propoli derivato dal lavoro delle api o qualsiasi altro medicamento che presentasse minime tracce di componenti animali, non sono utilizzabili per loro filosofia e quindi non assumibili. Ma ora l’offerta terapeutica anche per vegani e vegetariani promette di non essere più un limite. Sono infatti sorte, sparse sul territorio, già 300 Pharmavegana, di cui la prima è stata inaugurata a Milano nei giorni scorsi.

La Pharmavegana. Il progetto e l’idea sono nati a novembre 2013, per iniziativa di un gruppo di farmacisti particolarmente vicini alla cultura vegetariana e vegana, i quali hanno strutturato una’organizzazione che prevede un percorso di formazione di 4 anni, certificato da diversi livelli di specializzazione, dedicato a farmacisti che vogliono dare informazioni corrette e consigli ai clienti green, nel rispetto del loro stile di vita e dell’equilibrio ottimale salute-alimentazione. Il progetto è promosso anche da VeganOK Networks e dall’Associazione Vegani Italiani Onlus. Come riconoscere le farmacie che offrono consulenza vegana? Da un bollino e dal cartellino esposto sul camice dei farmacisti abilitati. Oltre a farmacisti con una formazione  professionale ad hoc, in queste farmacie un po’ speciali i cultori della dieta vegetale, più o meno stretta, possono trovare dunque medicinali realizzati rigorosamente senza l’utilizzo di prodotti di origine animale e/o loro derivati, ma anche integratori, prodotti per il benessere, piatti pronti freschi e ad altri alimenti garantiti vegan.

 

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Stile di vita o (anche) salute? L’alimentazione vegetariana li abbraccia entrambi, dicono gli esperti. L’organismo ha infatti bisogno di una nutrizione che fornisca nutrienti energetici, utili alla vita delle cellule, e non soltanto di cibo che riempia semplicemente la pancia e induca sazietà. E a questo obiettivo sembra rispondere appieno la dieta vegetariana che è ricca di elementi nutrizionali i quali contribuiscono anche a tenere lontane malattie croniche come diabete, celiachia, infiammazioni, intolleranze, molte alimentate da cibi di origine animale, fino a quelle più importanti di carattere oncologico. Sono infatti diversi i cibi a cui la scienza ha riconosciuto proprietà anticancro.

Una realtà nostrana. O solo italiana che dir si voglia. All’estero le farmacie continuano ad essere tradizionali, con all’interno magari qualche scaffale dedicato all’omeopatia, ai prodotti dietetici, per bambini, alla cosmesi e così via. E forme anche a questa nuova categoria di prodotti farmaceutici e non. Noi siamo i primi ad avere una rigorosa Pharmavegana: avanguardia?

 

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