Uno studio americano

Vietato saltare la colazione (ne risentono cuore e salute)

Vietato saltare la colazione (ne risentono cuore e salute)
Pubblicato:
Aggiornato:

C’è chi la preferisce dolce, chi salata, continentale o all’inglese. Qualunque siano i gusti e le preferenze mattutine, parliamo infatti della colazione, fondamentale è farla. Sempre. E non solo perché è il pasto più importante, ma perché saltarla, per fretta, disabitudine o poca voglia di mettere in bocca qualcosa appena svegli, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, come attesta uno studio apparso su Circulation. Esponendoci però anche a un’altra serie di problemi metabolici, legati al peso forma innanzitutto e alle implicazioni connesse. Dunque la raccomandazione degli esperti americani dell’American Heart Association, che riguardo il consumo della prima colazione e dei pasti in generale hanno stilato delle nuove linee guida, è di farla sempre, sedendosi a tavola. Cui aggiungono anche una seconda indicazione preziosa: fare attenzione, oltre alla qualità e quantità dei cibi anche alla regolarità dei pasti, coinvolti anch’essi nel meccanismo di tutela della salute.

 

 

Saltarla fa male alla salute. Si dice mal comune, mezzo gaudio: sarà forse anche così, ma non certo per quanto riguarda i pasti, in particolare la prima colazione. Che viene spesso dimenticata o trascurata negli appuntamenti mangerecci. La salterebbero infatti, secondo le stime dell’American Heart Association e di una ricerca condotta dalla Columbia University Medical Centre di New York, il 20-30 percento degli americani. E non va meglio in Italia, dove circa 7mila connazionali non seguirebbero le buone condotte alimentari che insegnano ad assumere la colazione entro 2 ore dal risveglio e non oltre le 10 del mattino, rispettando un apporto calorico compreso tra il 20 e il 35 percento del totale giornaliero.

Un pasto saltato che costerebbe guai seri alla salute: problemi cardiovascolari, cui si associano implicazioni legate al cattivo metabolismo come aumento di peso fino a sovrappeso e obesità, pressione alta e diabete. Un rischio tanto più possibile e elevato se si trascurano anche la qualità dei pasti, ad esempio mangiando a pranzo o nell’arco della giornata junk food, come snack patatine e grassi, o se non si rispettano orari alimentari regolari, consumando spuntini o sedendosi a tavola quando capita e comunque fuori dai tempi canonici.

 

 

Rispettare l’ora biologica. Si sa che il nostro corpo è un meccanismo perfetto, come quello di un orologio, che per funzionare bene non deve sgarrare in alcun modo. Anche quello biologico, cioè l’orologio interno al nostro corpo che ne governa ritmi e funzionalità, necessità degli stessi principi. Ovvero comportamenti sani e regolarità, anche riguardo ai pasti, i quali andrebbero consumati sempre ai medesimi orari per non mandare in tilt le dinamiche funzionali interne. A discapito della salute generale, con un aumento del rischio di incorrere in ictus o altri problemi cardiovascolari, e di salire di peso. Il tutto in dipendenza o comunque anche a causa dello smaltimento di zuccheri e calorie che si processano in maniera differente di giorno e di notte. A tal punto che studi occupazionali associati alla nutrizione avrebbero evidenziato che i lavoratori turnisti che variano cioè periodicamente l’inizio e il termine degli orari del lavoro, con la probabilità di saltare la colazione o di mangiare di notte, sono esposti più facilmente all’aumento di peso, fino all’obesità, a diabete, glicemia e pressione alta, tutti associati nella maggior parte dei casi a cattivo metabolismo.

 

 

No allo strappo alla regola dopo cena. Chi seduto in relax davanti alla televisione, non ha mai mangiato un dolcetto o bevuto un liquorino? Scommettiamo nessuno, o pochissimi di noi. E questi ultimi hanno ragione e soprattutto hanno la meglio in termini di salute. Infatti i peccati di gola serali, che ci si concede come gratificazione agli stress della giornata o come conseguenza del fatto di non avere ingerito le giuste calorie mattutine invogliando nell’arco della giornata a mangiare più zuccheri, snack o a bere bibite dolci e gassate, così come gli spuntini notturni, sono un attentato al peso. Perché di sera il metabolismo è più lento, fa più fatica a digerire e smaltire le calorie extra, e così via. Ed ecco che, di nuovo, si ricade nello stesso circolo vizioso per cuore e salute in genere.

In conclusione. Di sera, dopo cena, meglio stare lontano dalla cucina e dalla dispensa e soprattutto, al mattino, educarsi al primo pasto quotidiano. Perché oltre che a stare bene, a stomaco pieno si ragiona e lavora meglio, con esiti più soddisfacenti sulle performance e attività quotidiane.

Seguici sui nostri canali