Dalla tomba di San Pietro a Seriate
È stata una giornata di festa quella di domenica 28 aprile per l’intera comunità di Seriate. Durante la Santa Messa delle 10, gremita di fedeli, al termine della lettura del Vangelo e dopo l’omelia, l’arciprete don Mario Carminati ha svelato ai fedeli la teca trasparente, sistemata sul muro che delimita il lato destro dell’abside, nella quale è custodita una pietra proveniente dal santo sepolcro di San Pietro Apostolo, a Roma.
«È un frammento di grande valore e pregio simbolico, oltre che storico, e vuole ricordare la fondazione, avvenuta 250 anni fa, della Parrocchiale del Santissimo Redentore, quale pietra angolare, capace di sostenere tutta la Chiesa e segno tangibile di unità spirituale con la comunità cristiana di Roma», ha riferito don Mario Carminati leggendo la lettera che ha accompagnato la donazione del frammento. I lavori per l’edificazione della chiesa del Santissimo Redentore si conclusero intorno al 1778 e la solenne consacrazione della costruzione avvenne nel 1808 a opera del vescovo Gianpaolo Dolfin. «Quest’oggi, esponiamo alla venerazione dei fedeli un frammento della tomba dell’Apostolo Pietro che si trovava custodito negli scavi della necropoli posta sotto la basilica di San Pietro - ha sottolineato all’assemblea l’arciprete durante la cerimonia -. Disponiamoci a vivere il significato più profondo di questo particolare momento; offrendo questa pietra alla devota riflessione dei fedeli la Chiesa vuole porre davanti ai...