Dal Nobel a Malala a...

Il 2014 in dieci buone notizie

Il 2014 in dieci buone notizie
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È vero, ci sono stati l’ebola, l’Isis, la disoccupazione, i naufragi nel Mediterraneo, e tanto altro; ma, grazie al cielo, questo 2014 non sarà un anno da ricordare esclusivamente per gli accadimenti negativi e preoccupanti che hanno costellato i suoi 365 giorni, ma anche per alcune, gradevoli notizie che in questi 12 mesi ci hanno fatto respirare, gioire o piacevolmente stupire. Ve ne proponiamo 10, e se a qualcuno verrà da dire «Manca questo! Manca quello!» sarà solo una cosa positiva: vorrà dire che le buone nuove, in questo 2014, sono state ben di più.

 

1) Nobel per la Pace a Malala Yousafzai

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Le prime notizie che riportiamo sono tutte dedicate alle donne: per quanto riguarda la prima, non si poteva non parlare di Malala Yousafzai, la giovane ragazza pakistana che negli ultimi anni si era prodigata con grande dedizione in favore del diritto di studio per i bambini del suo Paese; tanto fervore le attirò addosso le antipatie dei gruppi terroristici islamici più estremisti, che tentarono di eliminarla, nel 2012, con un attentato. Il folle gesto mancò l’obiettivo, e Malala divenne, in Pakistan e nel mondo, un’icona per la lotta in favore della tutela dei diritti fondamentali, tanto da meritarsi, appunto, il Nobel per la Pace in questo 2014.

 

2) La liberazione di Sakineh

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La sua vicenda commosse il mondo, che si mobilitò per lei, salvandola dalla lapidazione e dall'impiccagione: l'iraniana Sakineh Mohammadi-Ashtiani, condannata per adulterio e per aver contribuito all'uccisione del marito assieme al suo presunto amante, a marzo è stata rilasciata dopo 8 anni di carcere grazie all'amnistia concessa per buona condotta. Le colpe per i reati di cui fu accusata sono innegabili, così come i conseguenti e giusti anni di carcere, ma che al giorno d’oggi siano ancora previste pene come impiccagione o lapidazione è inaccettabile: per questo, aver sottratto la donna ad un destino tanto barbaro è senza dubbio una più che lieta notizia.

 

3) Il “desaparecido” ritrovato

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Fra i numerosissimi orrori protratti dalla dittatura di Videla in Argentina sul finire degli anni Settanta, ci fu anche il drammatico fenomeno dei cosiddetti “desaparecidos”: l’esercito del regime prelevava giovani uomini, bambini e donne incinta, considerati per un qualsivoglia motivo nemici della dittatura, e li faceva sparire, senza lasciarne la minima traccia. È facile immaginare la disperazione e la tragedia che fu per tutti i parenti di questi sventurati; negli anni, venne addirittura fondato un comitato, chiamato “Nonne di Plaza de Mayo”, composto dalle tantissime donne che in quegli anni videro sparire figli e nipoti. Ebbene, ad agosto, la signora Estrela de Carlotto, presidentessa del comitato, commosse il mondo ritrovando, dopo ben 37 anni, il nipote Guido, avuto dalla figlia Laura, che nel 1977, incinta, venne deportata e successivamente uccisa, riuscendo però, prima di morire, a dare al mondo Guido.

 

4) La svolta fra Usa e Cuba

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Recentissima è la notizia della distensione, tanto inaspettata quanto gradita, dei rapporti diplomatici fra Stati Uniti e Cuba, dopo 52 anni di schermaglie, tensioni e, soprattutto, di embargo commerciale. I presidenti dei due Paesi hanno annunciato, proprio nei giorni scorsi, che avvieranno colloqui per la ripresa delle relazioni diplomatiche. Comincia così una nuova era, grazie anche alla mediazione del Vaticano, che dovrebbe portare alla fine dell'embargo e alla cooperazione tra Usa e Cuba su diverse questioni.

 

5) Primo caso di parto post trapianto di utero

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Enormi passi in avanti anche per quanto riguarda la medicina, in questo 2014. In Svezia, viveva una donna che presentava una patologia che affligge un soggetto femminile su 4.500: pur con ovaie perfettamente sane, era nata senza utero. La donna, circa un anno fa, ha deciso per il trapianto, effettuato grazie ad un’operazione chirurgica durata 10 ore. Nei mesi successivi, si è tentato il concepimento attraverso la fecondazione assistita in vitro; il risultato, per la gioia della coppia e della medicina non solo svedese, è stato quello sperato: la signora è oggi felicemente mamma.

 

6) L’Ice Bucket Challenge

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A nessuno, probabilmente, sarà sfuggito, in questo 2014, soprattutto durante i mesi estivi, che un gran numero di celebrità o di personaggi meno noti si sono fatti filmare mentre si rovesciavano un secchio d’acqua gelata in testa; per fortuna non si è trattato di una dilagante forma di demenza, bensì di un’iniziativa benefica volta alla raccolta di fondi da devolvere alla ricerca per la cura della Sla (Sclerosi laterale amiotrofica): poiché, naturalmente, chiunque accettasse di farsi una bella doccia fredda, avrebbe poi dovuto staccare un assegno di entità affidata alla propria liberalità. L’iniziativa è stata un successo, basti pensare che nella sola Italia sono stati raccolti più di 2 milioni di euro.

 

7) La vittoria di Nibali a Tour de France

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Come tutti sanno, indipendentemente dall’essere o meno appassionati di ciclismo, il Tour de France è la corsa più famosa del mondo, dove, su un tracciato a dir poco leggendario, si sfidano i migliori ciclisti del globo. Quest’anno, a 16 anni dalla storica impresa del “Pirata” Marco Pantani, finalmente un atleta italiano ha trionfato lungo i Campi Elisi: il siciliano Vincenzo Nibali ha riempito d’orgoglio l’intero sport italiano, oltre ad aver fatto ribollire, simpaticamente, la bile dei nostri cugini transalpini, che mai accettano di buon grado di vedere trionfare lo sport italiano, specie se sul proprio territorio…

 

8) Il Premio Oscar a La grande bellezza

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L’ultimo fu Roberto Benigni, con La vita è bella, nel 1999, e sembrava che prima che un film italiano potesse nuovamente aspirare all’Oscar sarebbe passato moltissimo tempo; e invece, a sorpresa, il genio di Paolo Sorrentino, con l’interpretazione di un meraviglioso Toni Servillo, ha prodotto un film eccezionale, per delicatezza e profondità: a 15 anni di distanza dall’ultimo trionfo, La grande bellezza ha riportato l’Oscar al miglior film straniero in suolo nostrano. Che gioia!

 

9) Il ritorno della Nike di Samotracia

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Attribuita all’artista greco Pitocrito, la Nike di Samotracia è una delle sculture più celebri dell’arte antica, raffigurante la dea della vittoria, Nike appunto. L’anno scorso venne portata via dalla sua abituale sede, la cima del famoso Escalier Daru del Louvre di Parigi, per essere adeguatamente restaurata; sono emersi a sorpresa alcuni dettagli, come una ciocca di capelli che sfugge dallo chignon e tracce di blu, invisibili a occhio nudo, di una tonalità molto usata nell'antichità, il che significa che sicuramente la statua era policroma. Terminate le scoperte e i giusti ritocchi, la statua è tornata a splendere di tutta la sua bellezza, per la gioia dei visitatori, nel museo della capitale francese.

 

10) Welcome back, Pink Floyd!

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Infine, passando alla musica, avranno gioito i fan dei Pink Floyd, in questo 2014: la band è tornata dopo 20 anni con un nuovo disco, The Endless River, anticipato dal singolo Louder Than Words. L'album è il primo pubblicato in seguito alla morte del tastierista Richard Wright, avvenuta nel 2008, nonché il terzo dei Pink Floyd capeggiati da Gilmour, dopo l'abbandono di Roger Waters nel 1985. Lo smalto non sarà quello dei tempi d’oro, ma vedere nuovamente in azione una leggenda del rock come i Pink Floyd è una cosa che certamente ha il suo fascino.

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