Firmato J. K. Rowling e Jack Thorne

24 settembre, segnatevi la data Esce in libreria l'ottavo Harry Potter

24 settembre, segnatevi la data Esce in libreria l'ottavo Harry Potter
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Ci siamo. Di più, c'è addirittura una data: 24 settembre 2016. Segnatevela sul calendario, please. In rosso possibilmente. Sì, perché quel giorno, in tutte le librerie italiane, arriverà l'ottavo attesissimo capitolo della saga di Harry Potter. L'annuncio ufficiale è arrivato il 19 luglio dalla casa editrice Salani, che sin dai primi Anni 2000 ha puntato forte sulla scommessa letteraria firmata J. K. Rowling, rivelatasi uno dei più grandi successi di sempre. Si intitolerà Harry Potter e la maledizione dell’erede e si tratta, più che di un vero e proprio romanzo come i precedenti, della sceneggiatura dello spettacolo teatrale di Jack Thorne, la cui prima mondiale andrà in scena a Londra il 30 luglio 2016, al Palace Theatre. Ad idearne la trama, però, è stata la stessa Rowling insieme allo sceneggiatore Jack Thorne e al regista John Tiffany. La Rowling ha seguito passo passo tutto il progetto ed è stata lei stessa, circa 9 mesi fa, a dare l'annuncio dello spettacolo. Protagonista della storia sarà, oltre a un Harry Potter oramai adulto (è diventato un auror del Ministero della Magia), Albus Severus Potter, il figlio secondogenito di Harry e Ginny Weasley.

 

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Come spiega Il Post, la versione italiana del libro sarà curata dal traduttore Luigi Spagnol ed è già possibile prenotare il formato ebook, edito da Pottermore (creatura digitale della stessa Rowling) su Amazon per 14,99 euro. Il formato cartaceo, invece, costerà 19,80 euro, anch'esso già prenotabile nelle librerie. Per chi volesse portare pazienza, affrontando tutti i possibili spoiler, uscirà invece un’edizione arricchita dell'opera nel 2017, ma al momento non è dato sapere molto di più al riguardo.

 

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Harry Potter più vecchio di 19 anni. A che punto ritroveremo il maghetto con gli occhiali più amato al mondo? Lo ritroveremo, stando alla Rowling, proprio dove l’abbiamo lasciato alla fine di Harry Potter e i doni della morte, settimo e ultimo libro dell’acclamata saga. Lo ritroveremo quindi 19 anni più vecchio del suo ultimo giorno a Hogwarts, sposato con Ginny Weasley, mentre saluta il figlio Albus Severus al binario 9 e ¾ del treno in partenza per la scuola di magia. In realtà di Harry Potter padre e auror (mestiere che ha intrapreso con successo al Ministero della Magia, dove lavorano anche la coppia di amici Ron ed Hermione, sposati tra loro) sappiamo già diverse cose grazie ai racconti che, in questi anni, la Rowling ha condiviso con noi su Pottermore, il sito dedicato agli appassionati della saga. Sappiamo, ad esempio, che s’è procurato un’altra cicatrice sulla guancia destra, oltre a quella leggendaria sulla fronte, stando almeno a quanto raccontato in un articolo da Rita Skeeter, caporedattrice della sezione gossip del Daily Prophet. Sappiamo anche che la notorietà di Harry è ancora elevatissima e che il mondo dei maghi lo conosce come “Il Prescelto”, il giovane mago che ha saputo sconfiggere “Tu-Sai-Chi”, ovvero Voldemort.

 

 

Un nuovo Potter, Albus Severus. Proprio questa notorietà del padre pare che rappresenti un peso non indifferente per Albus Severus, il secondo dei tre figli avuti da Harry e Ginny e quello che, per stessa ammissione della Rowling, affascina di più la scrittrice. Sarà forse perché ricorda così tanto proprio Harry: ha gli stessi sguardi e la stessa personalità del padre; è un ragazzo tranquillo e riflessivo, preoccupato di poter finire tra i Serpeverde invece che tra i Grifondoro. Ha i capelli neri arruffati, occhi verdi ed è un grande appassionato di Quidditch. Ma nella sua personalità, ben delineata nelle spettacolo scritto dalla Rowling stessa e dallo sceneggiatore Thorne, si può già intuire il difficile rapporto con il padre, sempre preso dal lavoro al Ministero e, soprattutto, ingombrante in termini di fama. Già nell’epilogo de I doni della morte, infatti, veniva raccontato un aneddoto che dice molto del loro futuro rapporto:

Gli studenti erano appesi ai finestrini. Gli occhi di tutti erano rivolti a Harry.

«Perché ti fissano tutti?» chiese Albus, mentre lui e Rose si guardavano attorno a guardare gli altri studenti.

«Non ti preoccupare» intervenne Ron. «È colpa mia. Sono tremendamente famoso»

È molto probabile, dunque, che in questo ottavo capitolo della saga Albus stia cercando di trovare la propria strada nel mondo dei maghi, una strada che non sia quella del “figlio del famoso Harry Potter”. Non è così impensabile, infatti, che in quel di Hogwarts ad Albus vengano riservati gli stessi commenti una volta destinati al padre: «Assomigli tanto a tuo papà, ma hai gli occhi di tua madre», commento che Hagrid rivolse ad Harry ne La Pietra Filosofale e che ritorna costantemente in tutti i libri successivi.

 

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Il rapporto tra i due e il giallo della trama. Albus Severus avrà un ruolo centrale nella storia, che prenderà le mosse dal rapporto di quest’ultimo con il padre. Ma dalle prime informazioni emerge, inoltre, come la triste infanzia e la drammatica adolescenza di Harry non siano ancora un semplice ricordo, ma influiscano con immutata incisività anche oggi, 19 anni dopo. Harry, nonostante la carriera di successo che lo impegna molto, tenta contestualmente di essere un padre e un marito presente; ma Albus Severus soffre particolarmente il fatto di essere figlio di cotanto padre: fra queste pieghe, dunque, si inserirà un’oscurità legata a doppio filo con il passato di Harry. Un ritorno inaspettato di Voldemort? Un qualche suo seguace deciso a vendicare la fine del suo padrone? O una maledizione che Harry non è mai riuscito a scrollarsi di dosso e che inevitabilmente coinvolgerà anche la propria famiglia? Per il momento, si può solo ipotizzare. Ma il 24 settembre avremo tutte le risposte che cerchiamo, a meno che non siate tra i fortunati che il 30 luglio assisteranno allo spettacolo al Palace Theatre.

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