Il lavoro nobilita

Da 42 nazioni per una sola azienda Fra.mar, modello di integrazione

Da 42 nazioni per una sola azienda Fra.mar, modello di integrazione
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L’integrazione passa dall’occupazione. Ne è dimostrazione Fra.mar, azienda specializzata nell’industria del pulito, che in occasione dell’assemblea distrettuale 2017-18 indetta per domani dal distretto 2041 di Rotary Mondo e dedicata al tema delle migrazioni, porterà la propria esperienza: una realtà in cui convivono 42 nazionalità e decine di religioni, nel nome di una società plurale, votata al lavoro, multietnica e realmente integrata.

Fra.mar, nata 47 anni fa per volere di Francesco Maffeis, conta più di 800 dipendenti provenienti da tutto il mondo: Albania, Argentina, Belgio, Bolivia, Bulgaria, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Egitto, Eritrea, Filippine, Ghana, Nuova Guinea, India, Italia, Jugoslavia, Kosovo, Libano, Mali, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Perù, Polonia, Romania, Russia, Senegal, Serbia, Svizzera, Siria, Thailandia, Tunisia, Ucraina. Ognuno con le proprie tradizioni, ognuno con la propria storia. Pronti a convivere e a collaborare all’interno di un’unica azienda che opera su tutto il territorio nazionale e in Polonia, prestando i propri servizi di cleaning alle imprese più importanti, come Brembo, Mediaworld, Ryanair e molte altre. Dal 1970, anno di nascita, a oggi, non ha mai avuto vertenze sindacali, a dimostrazione dell’attenzione e del rispetto con cui viene trattata ogni risorsa.

Del resto, lo stesso patron di Fra.mar, Francesco Maffeis, è esempio di volontà e impegno: garzone di bottega e muratore, fermatosi alla quinta elementare, è stato capace, contando solo sulle proprie forze, di dare vita a una delle più vivaci e floride realtà imprenditoriali italiane, divenendo una delle espressioni più evidenti del cosiddetto «miracolo italiano». Insignito della carica di commendatore e grande ufficiale della repubblica, è considerato un imprenditore illuminato e la sua storia è stata raccontata anche nel volume Francesco Maffeis – Un’impresa con il cuore, scritto dal giornalista Roberto Alborghetti per Marna Editrice.

 

 

«Se non c’è cuore nelle cose non si va da nessuna parte. Io sono partito dalle campagne, da una cascina di Brusaporto, dodicesimo di 14 fratelli in un tempo in cui anche mettere da mangiare in tavola era difficile. Ho fatto il fornaio, il garzone, il muratore. La prima parte della mia vita potrebbe essere molto simile a quella dei tanti migranti che arrivano in Italia, e più in generale in Europa, per cercare una nuova occasione. Ed è proprio per questo che ho lavorato tutta la vita: per cogliere la mia occasione e per far sì che molte altre persone potessero beneficiarne, come tutti coloro che lavorano nella mia azienda. Un impegno a cui ancora oggi non mi sottraggo» - ha dichiarato Francesco Maffeis, imprenditore fondatore di Fra.mar.

«La vicenda di Maffeis è esemplare, racconta di tempi duri ma anche di grandi desideri, di difficoltà e di successi. Soprattutto, è simbolo di speranza, di lavoro e di pace. Un bel contributo che dimostra a chi oggi è più debole che si può sempre fare qualcosa per cambiare la propria condizione: bisogna rimboccarsi le maniche, trovare la forza e ripartire. Inoltre, la sua vicenda, è d’esempio anche per chi, come noi, cerca ogni giorno di trasmettere sul campo valori solidi. Perché solo attraverso il reciproco rispetto, l’attenzione per la famiglia, l’apertura verso le diversità, potremo costruire una società più giusta, democratica e integrata», ha commentato il Governatore Andrea Pernice.

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