cuore grande

82enne di Villongo, dopo la morte, lascia un milione per sfamare 200 mila bambini ugandesi

È questa l'ingente somma donata dalla bergamasca, che l'ha affidata alla Lions Clubs International Foundation

82enne di Villongo, dopo la morte, lascia un milione per sfamare 200 mila bambini ugandesi
Pubblicato:
Aggiornato:

Un milione di dollari per garantire un pasto al giorno a 200mila bambini dell’Uganda, per un anno. A tanto ammonta la generosa eredità che V.G. di Villongo, mancata all’età di 82 anni, ha affidato alla Lions Clubs International Foundation con un fine ben preciso: garantire una alimentazione adeguata ai bambini che frequentano le scuole della subregione ugandese della Karamoja, una delle più povere del Paese.

La situazione in Uganda

La popolazione dell’Uganda è in rapidissima crescita, si stima raggiungerà i 100 milioni entro il 2050. Il Paese accoglie la terza più vasta popolazione di rifugiati al mondo, che comprende profughi provenienti dal Sud Sudan, dal Congo e dal Burundi: una situazione di estrema povertà, che si mischia agli effetti della siccità, dei cambiamenti climatici, che rendono ancora più complesso il reperimento di generi alimentari sufficienti alla sopravvivenza. Un dato su tutti: in Uganda, l’arresto della crescita per denutrizione colpisce il 29% dei bambini sotto i cinque anni, con tassi che arrivano al 40% nelle regioni più complesse, come quella di Tooro e nella subregione ugandese della Karamoja colpita a cavallo tra il 2022 e il 2023 da una gravissima carestia.

L’impegno di Lcif

Karamoja, infatti è una delle aree più vulnerabili e povere, con i più alti tassi di povertà, insicurezza alimentare e malnutrizione infantile. A questi si accompagnano anche gli indicatori di istruzione più bassi del Paese. Lcif vanta una lunga tradizione di fornitura di aiuti alimentari alle comunità bisognose e nel 2023 ha siglato una importante partnership con l’agenzia delle Nazioni Unite World Food Program, per espandere le sue iniziative, in particolare rivolte a risolvere il problema della fame nel mondo, aiutando milioni di bambini affamati che vanno a scuola a stomaco vuoto, condizione che purtroppo influisce anche sulla loro concentrazione e capacità di apprendimento.

Lascito preziosissimo

Grazie a questa generoso lascito testamentario (le donazioni alla Lcif vengono contabilizzate in dollari), con il supporto dei volontari Lions locali, l’esperienza tecnica del Wfp a più di 200.000 bambini di 315 scuole sparse nel territorio, verrà garantito almeno un pasto al giorno, per un anno. Durante questi 12 mesi i Lions e la Lcif contribuiranno a sostenere anche il programma Homegrown School Feeding che mette in contatto i piccoli agricoltori locali con le scuole della subregione ugandese della Karamoja: grazie alla partnership con la Lcif, il Wfp Uganda acquisterà mais, fagioli e oli per preparare pasti caldi per i bambini delle scuole della Karamoja.

Il tutto avverrà nella massima trasparenza e verrà puntualmente rendicontato: l’80% del finanziamento sarà destinato direttamente all’acquisto di cibo. Il restante 20% sarà utilizzato per le attività di coordinamento, l’attuazione e il monitoraggio (gestione dati) delle attività di alimentazione scolastica, nonché le attività di advocacy per incoraggiare il governo ad adottare un programma di alimentazione scolastica a livello nazionale.

«Incredibile atto di generosità»

Claudio Sabattini, presidente del Consiglio dei Governatori Lions Italiani (Multidistretto 180 Italy): «Faremo di tutto affinché questo incredibile atto di generosità si traduca in un aiuto concreto per questi bambini che vivono in condizioni che difficilmente noi possiamo immaginare. La nostra Fondazione Internazionale vanta anni di esperienza in questo campo e siamo orgogliosi in questo modo venga riconosciuta la nostra tenacia ed efficacia nel gestire questo genere di progetti. Siamo consapevoli che questa sia una goccia in mezzo al mare, ma è qualcosa di estremamente importante che ci auguriamo spinga altri a donare, per cercare di alleviare per quanto possibile, le difficoltà di queste popolazioni e di questi bambini, garantendo loro il nutrimento di cui hanno bisogno permettendo loro così di realizzare il proprio potenziale, mantenendoli in salute, costruendo un futuro con prospettive migliori».

Seguici sui nostri canali