Al circolino Alto arriva “Mostra Galeotta”, una collettiva che racconta il carcere da dentro
Le opere sono cartoline colorate e decorate dai detenuti che tramite l’arte esprimono se stessi
Cartoline dipinte, colorate, cartoline che cercano di diventare un ponte fra il dentro del carcere e il fuori. Saranno loro le protagoniste nella serata di giovedì sei ottobre, quando, nella Sala civica Sant’Anna, al Circolino alto, verrà inaugurata la Sesta Mostra Galeotta. L’esposizione è una collettiva di mail-art che raccoglie più di quattrocento opere inviate da decine di carceri Italiane.
La mostra nasce dal progetto Pittori Dentro, che porta l’arte visiva all’interno delle carceri, sollecitando i detenuti a usare l’arte per esprimere sé, le proprie emozioni, le proprie difficoltà.
Sibyl von der Schulenburg, presidente di Artisti Dentro, l’associazione che porta avanti l’iniziativa. spiega: «L’arte visiva concede a tutti, anche a chi non parla italiano di esprimersi, raccontarsi, denunciare o anche solo dichiarare la propria esistenza. Ognuna di queste cartoline giunte da numerosi istituti di pena, ci dice: “Sono qui, esisto anch’io”. Le cartoline sono la testimonianza tangibile dello sforzo di ognuno di loro di contribuire in qualche misura a un evento che li proietterà, attraverso l’arte, nella società libera che spesso si ostina a non volerli vedere».
La mostra, curata da Giancarlo Lacchin, ha l’obiettivo di parlare alla società libera della vita carceraria e dare voce a chi dietro alte mura è stato completamente dimenticato dal resto dell’umanità. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Bergamo.
In attesa dell’inaugurazione di giovedì prossimo prevista per le 18.45, Artisti Dentro sta già lavorando all’edizione 2023 del concorso Pittori Dentro. La giuria sarà di nuovo presieduta da Domenico Piraina direttore di Palazzo Reale a Milano.