domenica 16 maggio

A San Paolo d'Argon la campagna “Abbiamo riso per una cosa seria”, per sostenere le persone indigenti

L'iniziativa è promossa da Focsiv – Volontari nel Mondo, insieme a Coldiretti e Campagna Amica. Dalle 8 alle 13 volontari offriranno pacchi di riso proveniente in toto dalla filiera di agricoltori italiani, a fronte di una donazione minima di 5 euro

A San Paolo d'Argon la campagna “Abbiamo riso per una cosa seria”, per sostenere le persone indigenti
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Mangiare prodotti italiani è sinonimo di mangiare bene. Se poi nell’acquistare gli alimenti si aiutano anche le persone in crisi a causa dell’emergenza Covid, allora si fa del bene due volte.

Domenica 16 maggio, dalle 8 alle 13, al mercato di San Paolo D’Argon arriva la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Abbiamo riso per una cosa seria”, a sostegno del lavoro dei contadini e dell’agricoltura familiare, promossa da Focsiv – Volontari nel Mondo, insieme a Coldiretti e Campagna Amica: volontari offriranno pacchi di riso proveniente in toto dalla filiera di agricoltori italiani, a fronte di una donazione minima di 5 euro.

«L’emergenza Covid ha estremizzato le condizioni di povertà in cui vivono milioni di persone nel mondo - osserva il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio -. Assistiamo a una vera e propria “pandemia della fame”, cui dobbiamo rispondere con un grande sforzo di solidarietà. È importante dare valore a chi produce il cibo; dobbiamo essere uniti contro l’abbandono delle terre, il loro accaparramento da parte delle multinazionali, il caporalato. Il primo passo da compiere per il raggiungimento di questo obiettivo è quello di puntare sulla formazione delle comunità rurali».

I passi successivi consistono invece nella promozione di politiche adeguate per garantire la sicurezza alimentare, per promuovere il valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, ai cambiamenti climatici e alle migrazioni, ma anche tutelare la biodiversità delle culture. Come simbolo della campagna è stato scelto il riso, l’alimento tra i più consumati al mondo e, in particolare, nelle comunità più povere.

Tra i progetti che verranno finanziati con i fondi raccolti domenica vi è quello di Celim, che insieme al Centro di formazione professionale di Koudougou della Congregazione dei Fratelli della Sacra Famiglia, in Burkina Faso, accoglie giovani senza fissa dimora, garantisce loro un’istruzione e li inserisce nel mondo del lavoro.

Vi è poi il progetto di Amici del Brasile, che in otto comunità rurali punta a valorizzare partendo dai bambini la conoscenza delle proprie radici e l’amore per la propria terra. L’obiettivo è di promuovere un metodo che, pur sostenendo il desiderio dei ragazzi di diventare cittadini del mondo, permetta di conservare il contatto con la propria realtà, valorizzando conoscenze e prodotti tipici del loro territorio. «Per porre fine alla piaga della fame nel mondo e contrastare l’abbandono delle terre – conclude Brivio – promuovendo un’alimentazione sana e variegata per tutti».

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