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Almenno San Salvatore, le formelle di San Nicola tornano al loro splendore grazie al Fai

Si è da poco concluso il primo intervento di recupero del soffitto, parte di un progetto approvato nell'ambito del censimento "I Luoghi del Cuore"

Almenno San Salvatore, le formelle di San Nicola tornano al loro splendore grazie al Fai
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Una parte della chiesa di Santa Maria della Consolazione - detta di San Nicola - ad Almenno San Salvatore è salva: è stato presentato lo scorso sabato 21 ottobre il risultato dell'intervento conservativo che ha interessato le formelle in cotto dipinte a fresco che ne adornano il soffitto. Commissionato dalla Parrocchia di San Salvatore per un costo di circa 300 mila euro, il restauro è stato realizzato anche grazie al contributo del Fai - Fondo per l'Ambiente Italiano Ets e di Intesa Sanpaolo nell'ambito della campagna "I Luoghi del Cuore".

Nel 2016 infatti, grazie al voto di quasi trentamila persone, il complesso di San Nicola ottenne il secondo posto in Lombardia e il sesto nella classifica nazionale, in occasione dell'ottavo censimento. Un importante risultato che ha permesso alla Parrocchia di presentare una richiesta di contributo, in occasione del bando che il Fai lancia dopo ogni edizione del censimento.

3d. Chiesa di San Nicola, Almenno San Salvatore (BG) DOPO il restauro (4)
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3b. Chiesa di San Nicola, Almenno San Salvatore (BG) DOPO il restauro (2)
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3a. Chiesa di San Nicola, Almenno San Salvatore (BG) DOPO il restauro (1)
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3. Chiesa di San Nicola, Almenno San Salvatore (BG) DOPO il restauro (6)
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3e. Chiesa di San Nicola, Almenno San Salvatore (BG) DOPO il restauro (5)
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Il restauro ha fatto emergere dettagli ignoti

Il progetto, valutato positivamente, ha ricevuto un contributo di trentamila euro da parte del Fai e di Intesa Sanpaolo, oltre al sostegno di diverse associazioni del territorio e donazioni di privati. L'intervento appena concluso si è concentrato sulle campate IV e V ed è stato selezionato anche per la sua forte valenza simbolica: "I Luoghi del Cuore" hanno in effetti innescato un circuito virtuoso che sta, un passo alla volta, portando al recupero di tutto il soffitto. Risale a qualche anno fa la campagna lanciata da Fondazione Lemine chiamata "Adotta una formella", volta a raccogliere donazioni per il restauro tramite l'adozione simbolica di una delle milolecinquecento formelle in cotto intonacato.

Il progetto di restauro si è articolato in due fasi: la prima di consolidamento degli intonaci distaccati e disgregati, con la riadesione al supporto, la successiva di pulitura e riordino dell'intero impianto dipinto, con stuccature e riduzioni di interferenza visiva. Anche l'apparato portante, costituito da travi, travetti e terzere, è stato oggetto di restauro, che ha inoltre fatto emergere dettagli in precedenza ignoti, tra cui il probabile autoritratto di uno dei frati del convento - forse l'autore della decorazione delle formelle.

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