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Anche Ilicic rinnova (fino al 2022) Un altro tassello di una grande Dea

Anche Ilicic rinnova (fino al 2022) Un altro tassello di una grande Dea
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Quando si dice essere di parola. 26 maggio 2018, dichiarazione ufficiale di Antonio Percassi: «Quella appena conclusa è stata un'annata entusiasmante: siamo arrivati settimi in campionato e in semifinale di Coppa Italia, abbiamo giocato alla pari con il Borussia Dortmund. Mostrando sempre un gioco di livello. A Bergamo si respira un'aria speciale. L'Atalanta sta diventando un modello basato su orgoglio e senso di appartenenza. Gasperini? Con lui c'è sempre stato un ottimo rapporto, sono bastate poche parole. E pensiamo anche di allungargli il contratto. Papu Gomez e Ilicic non si toccano, sono incedibili. Resteranno con noi a lungo». Gomez ha firmato sino al 2021 con opzione sino al 2022; Gasperini ha firmato sono al 2021 con opzione sino al 2022 e il prolungamento è stato significativamente annunciato dalla società all’indomani dell’eliminazione dai preliminari di Europa League ai calci di rigore. E proprio nei giorni in cui la squadra è a un punto da quella che sarebbe la storica qualificazione alla Champions League, il club annuncia il prolungamento del rapporto con Josip Ilicic, 31 anni compiuti il 29 gennaio scorso, geniale solista sloveno, in estate lungamente corteggiato dall’Inter che è andata a sbattere contro il muro di no opposto da Luca Percassi.

Come a dire che il sogno Champions si costruisce anche così. Sul campo, grazie a una condizione di forma strepitosa e alla mentalità da grande squadra, tale da consentire alla Dea di passare anche a Cagliari, al termine di una partita non straordinaria come la precedente disputata in Coppa Italia contro la Juve, ma terribilmente concreta. Fuori dal campo, con una strategia di programmazione da cui scaturiscono le conferme dei pilastri della squadra e, in tema di pilastri, l’apertura del cantiere del nuovo stadio in maggio. Addirittura anticipata per accelerare la realizzazione della nuova Curva Nord entro settembre. E che dire dell’eccellente stagione della Primavera di Brambilla, capolista del campionato e semifinalista di Coppa Italia; della fioritura di talenti a nome Kulusevski, Colpani, Carnesecchi, Piccoli, per citarne solo alcuni.

Se è vero che non bisogna mai smettere di sognare, è altrettanto vero che il sogno Champions dell’Atalanta poggia su basi molto solide. E questa Età dell’Oro è destinata a durare nel tempo.

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