L'iniziativa

Arriva il Carnevale 2024 e "Quelli del carro" portano le Hawaii a Osio Sotto

Bonadeo e Usubelli: «Eravamo passati da otto carri a zero, è importante averne riportato uno. Vorremmo coinvolgere di nuovo le scuole»

Arriva il Carnevale 2024 e "Quelli del carro" portano le Hawaii a Osio Sotto
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di Matteo Cividini

Come da tradizione anche quest'anno, domenica 11 febbraio, a Osio Sotto sfilerà il carro di Carnevale, costruito grazie al lavoro dei volontari e con il contributo del Comune. Dopo il carro “spaziale” dello scorso anno per l'edizione 2024 è stato scelto il tema "Hawaii". A parlare del progetto Milena Bonadeo del gruppo "Quelli del carro" e Renato Usubelli, presidente dei quartieri di Osio.

«Per quanto riguarda il carro di quest'anno, siamo arrivati tardi rispetto al solito, normalmente ci riuniamo a ottobre o a novembre per decidere. Questa volta, complici anche le elezioni del direttivo e altri motivi, abbiamo iniziato tardi. Il tema è stato scelto anche in base al tempo che avevamo a disposizione per costruire il carro», commenta la Bonadeo.

«I pensionati ci aiutano durante il giorno, chi lavora invece viene a dare una mano tra le 20.30 e mezzanotte. Per costruire una delle palme che saranno presenti sul carro ci vogliono due giorni, ne abbiamo fatte sei, le tempistiche sono queste. Per il carro della Famiglia Addams di qualche anno fa ci sono voluti due mesi e mezzo» aggiunge Renato Usubelli.

Negli anni passati il progetto del carro era fatto in collaborazione con le scuole, sinergia che però è andata persa nel tempo, a proposito Milena Bonadeo dice: «Una cosa che ci manca e vorremmo rifare è agganciarci alla scuola, era bello avere un corteo di bambini vestiti a tema, queste purtroppo sono alcune delle difficoltà che si incontrano. Cercheremo comunque di tornare a collaborare con loro già per l'anno prossimo».

Sempre riguardo alla collaborazione scolastica anche Renato Usubelli: «Prima del periodo di Carnevale si facevano i laboratori con le scuole, ed era un momento per conoscere tutti i bambini, ma anche le maestre e i genitori. Erano proprio i bambini a decidere il tema dei carri» (...)

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