Dall'aereo alla spiaggia

Bambini in vacanza in libertà Ecco le dritte per un'estate perfetta

Bambini in vacanza in libertà Ecco le dritte per un'estate perfetta
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Mare, montagna, lago, campagna, collina, città, capitali europee o nazionali. Per i bambini italiani, ovunque si trovino a trascorrere le vacanze, la parola d’ordine è una sola: libertà. Di scorrazzare nei prati, di sollazzarsi al sole, di giocare al solitario o in compagnia, di lanciare per un po’ in aria i libri, di organizzare a piacimento il loro tempo. Fino ad avere anche la libertà di annoiarsi un po’, dopo un anno di orari rigidi e impegni obbligati. Sono i consigli estivi degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, i quali raccomandano anche a mamme e papà di tenere a bada ansie e tensioni, perché l’estate per i loro figli, messi al riparo da tutti i rischi e pericoli, è una occasione di crescita e una avventurosa esperienza di vita. Si tratta di dritte che riguardano la gestione del tempo vacanziero, la tavola e la corretta idratazione, l’aria che si respira che non deve essere allergica, e le modalità si viaggio.

 

Spazi e tempi vuoti

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Anche questo è lecito, soprattutto all’inizio della vacanza, quando, dopo un anno di campanelle, impegni scolastici e extra, i bambini hanno il sano diritto di snebbiare fisico e cervello, scegliendo che cosa fare nell’arco della giornata. A piacimento, senza obblighi di rigidi orari, fermandosi per un attimo anche a guardare il cielo e le nuvole, e a cercare un po’ di ispirazione nella loro creatività. Questo, in buona sostanza, significa che mamma e papà non devono a tutti i costi sentirsi in ansia nel dover impegnare con una full immersion di attività la giornata dei propri bimbi. Anzi, l’estate è l’opportunità per i pargoletti per imparare le regole dell’autonomia: prima tappa del sentirsi un po’ più grandi, responsabili e liberi. Sempre, naturalmente sotto l’occhio vigile del genitore, ma che li segue un po’ più da lontano. La vacanza, infatti, è un tempo anche per i bambini per ritrovare se stessi: la loro voglia di gioco, di riposo, di relax, anche di bighellonaggine e di studio. Ovvero un periodo per imparare a gestire e organizzare le loro cose nelle modalità e nei tempi che preferiscono e decidono.

 

Sport e giusta idratazione

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Fra i trastulli della vacanza ci sta pure un po’ di sport. Meglio se praticato all’aria aperta, godendosi la bellezza di un paesaggio e lo scorcio di un orizzonte di mare, e nella sicurezza di buone regole. Quali ad esempio la pratica di attività fisiche non troppo intense quando il caldo e le alte temperature aumentano il dispendio energetico e calorico e soprattutto fanno perdere molti più liquidi. Ecco perché in estate, ancora più che in ogni altro periodo dell’anno, mentre si fa attività sportiva o un semplice allenamento, è fondamentale la giusta idratazione. Alla quale mamme e papà devono prestare più attenzione, perché i bambini comunicano molto più facilmente la fame rispetto alla sete. Sapendo, ad esempio, che un ragazzino di 10-12 anni, mentre fa sport, dovrebbe bere un bicchiere d’acqua ogni mezz’ora o che sudare molto è normale, specie in bambini ben allenati, e che si tratta di un processo naturale di corretta termoregolazione. Come buona norma gli esperti consigliano, solo al termine dell’attività fisica, di cambiare la maglietta pacificando così pure l’ansia della mamma preoccupata per la salute e i colpi d’ara del proprio bambino.

 

Buona tavola

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Importantissima anche d’estate, durante la quale non si devono dimenticare le corrette abitudini, cioè il rispetto dei 5 pasti quotidiani, 3 principali e due spuntini, consumati ad orari regolari. Ovvero a tavola bisogna essere metodici, anche e soprattutto nelle scelte alimentari ricche di ortaggi e vegetali, dove fra la tanta frutta e verdura a pranzo e a cena, in estate, ci sta pure un buon gelato come delizioso fine pasto serale o come alternativa a merenda. Con la raccomandazione però che, in cono o in bicchierino a seconda delle preferenze, il gelato sia ai gusti frutta specie se i piccoli hanno qualche problemino di chili di troppo.

 

Proteggere la pelle e gli occhi

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Il primo pericolo può essere rappresentato dal sole, allora per mettere al riparo i bambini da eritemi e scottature, occorre scegliere innanzitutto il filtro solare idoneo al loro fototipo di pelle ed anche l’orario giusto per esporli al bacio del sole, cioè entro le 11 del mattino e dopo le 16 del pomeriggio quando l’azione dei raggi UVA e UVB è più debole e meno dannosa per la pelle. Per gli occhi, altro punto delicato in estate, gli esperti dicono che in assenza di particolari problematiche non ci sono precauzioni di utilizzare, ma alla comparsa di arrossamenti o di esposizioni al sole prolungate, o in occasione di una giornata intera all’aria aperta o ancora se viene manifestato un fastidio alla luce intensa, è bene proteggere gli occhi con un cappellino con la visiera. E se al mare una folata di vento o le mani sporche fanno entrare un po’ di sabbia negli occhi, o anche uno schizzo di acqua salata, è sufficiente lavarli con acqua fresca e dolce che basta a calmare l’irritazione.

 

Attenzione a pollini e insetti

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In montagna, invece, i rischi più incombenti sono pollini e insetti. Per evitare i primi, meglio scegliere l’alta quota dove non circolano pollini, oppure il mare vicino alla riva e in generale i luoghi dove l’aria è secca. Senza mai dimenticare di avere con sé il kit anti-allergico con la terapia raccomandata dal pediatra e normalmente utilizzata dal bambino. E se l’allergia invece fosse di tipo alimentare, è bene alzare la guardia soprattutto nei buffet dei villaggi vacanza, dove i cibi possono nascondere allergeni e dare avvio a reazioni inaspettate anche importanti. Meglio, quindi, informarsi sempre prima sulle componenti alimentari contenute nelle pietanze, laddove non siano ben chiare. Prevenire le punture degli insetti, invece, è un po’ più difficile, ma quanto raccomandano i pediatri è di non ricorrere a repellenti perché il loro uso, combinato all’esposizione al sole, potrebbe causare delle irritazioni foto-indotte, mentre nella malaugurata ipotesi di un morso o di un pungiglione sono sconsigliate pomate di uso locale a base di antistaminico, perché anch’esse sono sensibili e reagiscono alla luce intensa provocando reazioni sulla pelle, ma piuttosto una pomata cortisonica da applicare alla sera, a casa e per alcuni giorni, sempre dietro consiglio medico o del farmacista Come buona regola preventiva è bene tenere le unghie dei bambini sempre molto corte per evitare che grattandosi possano infettare i ponfi.

 

In aereo

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E nel caso di una trasvolata oceanica? È possibile anche con bambini molto piccoli o con lattanti. Con l’indicazione però di farli deglutire, offrendo loro da bere del latte o dell’acqua, sia al momento del decollo sia dell’atterraggio. E per ulteriori informazioni su viaggi, rischi marini, alimentazione e caldo e molto altro è possibile consultare il ‘Dossier Estate’ sul sito dell’Ospedale del Bambino Gesù.

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