Bergamo e Brescia unite da una catena umana lunga 80 chilometri
Grande partecipazione a “50 miglia”, il flash-mob che ha collegato piazza Vecchia a piazza della Loggia in ricordo della tragedia del Covid
Oggi piazza Vecchia, Bergamo, e piazza della Loggia, Brescia, sono state unite per 10 minuti da 40mila persone, e da altrettante strisce fatte di maglia lunghe ciascuna un metro e mezzo per la “50 Miglia”, la catena umana che ha tenuto unite le due città nel segno di quella “sorellanza” che la Capitale ha fatto riscoprire quest’anno attraverso le tante iniziative culturali organizzate insieme.
Tutti, o quasi, hanno visto le immagini del glorioso incontro tra Laura Castelletti e Giorgio Gori sul ponte tra Sarnico e Paratico, al confine tra Bergamo e Brescia. Meno intensa ma comunque gioiosa la partecipazione nei tratti intermedi. Di fronte all’Accademia Carrara c’era pure la banda. I turisti italiani e stranieri che chiedevano di alzare o abbassare le strisce per entrare nella pinacoteca, tra le 11 e le 11.10, hanno chiesto incuriositi ai partecipanti, a più riprese, quello che stava succedendo.
La lunghezza delle strisce non è stata scelta a caso: corrisponde al distanziamento necessario tra una persona e l’altra durante il Covid. In città la catena umana è partita da piazza Vecchia e si è snodata fino a Seriate passando da via Gombito, piazza Mercato delle Scarpe, via San Giacomo, viale delle Mura, Porta Sant’Agostino, viale Vittorio Emanuele, via Noca, piazza Carrara, via San Tomaso, via Battisti, via San Giovanni, via Frizzoni e via Borgo Palazzo. Fuori dalla città il percorso ha toccato i Comuni di Seriate, Brusaporto, Bagnatica, Costa di Mezzate, Montello, Gorlago, Carobbio degli Angeli, Chiuduno, Grumello, Castelli Calepio, Credaro, Villongo e Sarnico.
L'iniziativa è stata promossa dall’Associazione Viva Vittoria. Il ricavato dell'evento – per partecipare bisognava versare tre euro - sarà donato, per la zona di Bergamo, al Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell'Istituto Palazzolo di Bergamo, al Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell'Asst Bergamo Ovest di Treviglio e all’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza degli Spedali Civili di Brescia.