Per la loro Giornata mondiale

Bergamo si candida per entrare nel network europeo delle città amiche della api

La capofila è Lubiana (Slovenia), che conta ben 2.400 alveari cittadini, ma ci sono anche Prievidza (Slovacchia), Osijek (Croazia) e Bansko (Bulgaria)

Bergamo si candida per entrare nel network europeo delle città amiche della api
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Bergamo punta a diventare una città a dimensione di alveare e, in occasione della Giornata mondiale che l’Onu ha dedicato alle api, il 20 maggio, annuncia la propria candidatura per entrare a far parte della rete BeePathNet.

Si tratta di un network europeo di “città amiche delle api”, che ha come capofila Lubiana (Slovenia), che conta ben 2.400 alveari cittadini, e comprende anche Prievidza (Slovacchia), Osijek (Croazia) e Bansko (Bulgaria).

«Questi insetti rappresentano un indicatore ambientale di grande valore per i luoghi urbani – osserva l’assessore al Verde pubblico Marzia Marchesi -. Il nostro compito è di tutelarne la presenza in ambiti specifici non solo per potenziare l’attività di fruttificazione che deriva dalla loro attività, ma anche per influenzare i processi naturali in atto nei corridoi ecologici presenti sul territorio».

Luoghi ideali per poter accogliere le api sono ad esempio l’Orto botanico e la valle della biodiversità ad Astino, l’area del Parco dei Colli, i parchi agricoli a sud della città e i parchi pubblici di Bergamo. «L’orto botanico da tempo collabora con l’associazione produttori apistici della provincia per gestire, ad Astino, un apiario con un’arnia didattica donata dall’associazione amici dell’orto botanico – spiega il direttore dell'Orto botanico Gabriele Rinaldi -. Questa domani verrà posizionata in prossimità del percorso espositivo. La presenza delle api domestiche e di quelle solitarie è estremamente importante per la valle della biodiversità, perché garantisce il successo dei cicli naturali delle piante, oltre all’impollinazione per la maturazione degli ortaggi».

Per scoprire se Bergamo verrà annoverata tra le “città amiche delle api” bisognerà attendere luglio. «Il dualismo di api, insetti impollinatori, e piante sta alla base di tematiche importanti, tra cui quella della sicurezza alimentare – conclude Mattia Blonda, tecnico apista dell’associazione produttori apistici della provincia di Bergamo -. Puntiamo a sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alla salvaguardia degli ecosistemi e alla riduzione nell’uso di pesticidi. Tutt'oggi si segnalano troppe criticità nel fare apicoltura».

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