Cari cittadini, è vietato morire L'ordine arriva dal sindaco di Sellia
Arroccato con le sue poche case sui fianchi di un colle, l’abitato di Sellia culmina in una chiesa di età normanna. Il suggestivo borgo medievale si trova in provincia di Catanzaro, in Calabria, e sono pochi quelli che ancora ci vivono. Si contano poco più di 500 anime e più della metà sono anziani che hanno superato i 65 anni di età. Il paese soffre di quella che, in gergo, si dice desertificazione demografica, una brutta malattia che colpisce i piccoli centri abitati e che li porta, lentamente, allo spopolamento e alla morte. I giovani se ne sono andati da molto tempo diretti verso le città di tutta Italia, in cerca di lavoro, ma anche di una vita diversa.
Sellia, paese della salute. Per evitare che Sellia diventi un paese fantasma, il sindaco Davide Zicchinella, un medico pediatra, ha emesso il 5 agosto un’ordinanza unica nel suo genere, in cui si prescrive, letteralmente, che è «vietato ammalarsi nel territorio comunale». Gli abitanti di Sellia sono così diffidati dal morire: un’ingiunzione che fa sorridere, ma che la dice lunga sull’emergenza spopolamento. Nell’ordinanza amministrativa n.11, Zicchinella ricorda caldamente ai suoi compaesani che non è un caso che Sellia abbia per slogan “il paese della salute” ed enumera tutte le sue buone qualità: la posizione geografica, a 500 metri sul livello del mare, il che significa aria buona e clima non troppo caldo; la presenza della fonte Sila, che elargisce acqua salutare e «persino purgativa»; nonché la produzione di olio d’oliva sano e robusto, adattissimo alla dieta mediterranea. Sellia ha tutte le carte in regola per garantire ai suoi abitanti una lunga vita e il sindaco incoraggia tutti a prendersi cura di se stessi.
Vietato ammalarsi. In tempi di tagli alla sanità pubblica, nel paesino calabrese si è provveduto a venire incontro alle esigenze dei cittadini, proprio con l'intento di offrire ai cittadini tutti i mezzi affinché la curiosa ordinanza comunale venga rispettata appieno. Mentre venerdì 7 agosto il Ministero della Salute annunciava la lista delle prestazioni mediche che saranno rese a carico del cittadino, tra cui risonanze magnetiche, tac, interventi dentistici e tanto altro, per un totale di 180 servizi sottratti alla sovvenzione statale, il sindaco di Sellia, negli ultimi mesi, organizzava un punto di prelievo con un centro di servizi sanitari annesso, firmava convenzioni con specialisti medici e metteva a disposizione una navetta per trasportare i residenti verso la struttura termale della provincia. L’ordinanza, inoltre, prevede che chi non si curerà dovrà pagare una tassa di 10 euro annui, mentre chi usufruirà dei controlli medici potrà ricevere delle agevolazioni sanitarie. I cittadini di Sellia, dunque, non hanno più scuse.
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L’iniziativa ha riscosso molto successo presso i residenti. Come ha raccontato il sindaco, «la risposta dei nostri concittadini è stata più che incoraggiante: cento persone, in un mese di attività della struttura, ne hanno usufruito per effettuare controlli. Un risultato non da poco che coglie lo spirito della nostra iniziativa. Da medico, peraltro, non posso sottovalutare l’importanza che hanno prevenzione e tutela della salute in una comunità in calo demografico e con preponderante popolazione anziana dove ogni vita umana, se possibile, ha un valore ancora maggiore». Zicchinella non nasconde che l’ordinanza è anche volutamente provocatoria: «Abbiamo pensato a questa che può sembrare una provocazione per fare comprendere ai nostri concittadini l’esigenza di curarsi, considerato anche che finanziamo direttamente servizi molto costosi e importanti. Per questo chi usufruisce dei nostri servizi sanitari potrà contare su sconti e agevolazioni, mentre chi non fa prevenzione e mette a rischio la propria salute e quella del nostro paese, dovrà pagare tasse aggiuntive». Vivere bene per far vivere bene, e a lungo, il proprio paese.
Un problema italiano. Il problema dello spopolamento dei piccoli comuni è una realtà che accomuna tutta l’Italia, da Nord a Sud, ed è strettamente correlato alla questione della scarsa crescita demografica della nazione. Le misure adottate finora sono state di vario tipo, dagli incentivi previsti per i residenti, fino alle fusioni con altri piccoli paesi, misura estrema e dolorosa poiché colpisce l’identità territoriale. Nessuno, però, aveva ancora pensato di vietare alla gente di morire. L’ingiunzione, ovviamente, sarà inevitabilmente trasgredita, ma è comunque un segnale positivo per chi si sente trascurato dai poteri forti della politica, quelli che dovrebbero prendersi cura del cittadino.