Catena di solidarietà per le famiglie che hanno perso tutto nell’incendio a Cenate Sopra
La sindaca: «Sarà una strada in salita. Serve sostegno per le esigenze primarie»
La solidarietà degli abitanti del paese e non solo cerca di cauterizzare le profonde ferite lasciate dal rogo scoppiato nella serata dello scorso mercoledì, il 28 settembre. Dopotutto, le immagini spaventose dell’incendio che divora le tre villette a schiera di via Lussana sono ancora impresse nella mente di tutti.
La sindaca Claudia Colleoni scrive sulla pagina Facebook del Comune: «Siamo già accorsi in tantissimi per dimostrare solidarietà ai nostri concittadini, portando conforto e cibo, in tanti avete chiesto la possibilità di fare una donazione, per questo il Comune di Cenate Sopra, la Parrocchia di San Leone Papa e tutte le associazioni del territorio si sono uniti per promuovere una raccolta fondi».
A patrocinare la raccolta di donazioni ci sono il gruppo comunale di protezione civile, gli alpini, l’Asd San Leone e il Centro del sorriso. Le donazioni dovranno essere fatte all’Iban IT56K0306953633100000001185, il conto intestato alla Parrocchia di San Leone, con causale Famiglie Valpredina.
Il ricavato servirà a supportare le famiglie che nel rogo hanno visto scomparire la propria casa, i propri oggetti, i propri ricordi. La paura per loro è stata tanta e lo spavento si è diffuso in tutto il paese. Ora per loro tutto è da ricostruire.
La Parrocchia sottolinea: «L’assicurazione non copre la totalità dei costi a fronte di un evento così devastante. Le somme raccolte saranno destinate le famiglie per aiutarle ad affrontare le spese per gli alloggi temporanei, per l’acquisto di beni di prima necessità e quanto altro di loro sia stato distrutto dall’incendio». La sindaca aggiunge: «Sarà una strada in salita, per le quattro famiglie coinvolte, vogliamo essere al loro fianco e dare sostegno per le esigenze primarie: locazione temporanea, vestiti, libri scolastici». E la Parrocchia rimarca: «L’assicurazione non copre la totalità dei costi a fronte di un evento così devastante».