Colpaccio del settore giovanile L'Atalanta prende il nuovo Pogba
L’Atalanta ha battuto la Roma e la Fiorentina e si è aggiudicata un giovanissimo talento classe 2001 che qualcuno paragona già a Paul Pogba. Il gioiello in questione si chiama Emmanuel Manu Gyabuaa, nell’ultima stagione ha giocato nel Parma e nonostante le mille peripezie che la società ducale ha dovuto affrontare è arrivato ad un passo dallo scudetto Giovanissimi italiano. La firma sul contratto è arrivata nella mattinata di domenica 26 luglio, il colpo è veramente importante sia per le caratteristiche del giovane che per l’operazione conclusa dai dirigenti nerazzurri.
Nerazzurri preferiti a Roma e Fiorentina. “E’ stata una trattativa lunga e complicata ma alla fine il ragazzo e la sua famiglia hanno preferito il progetto Atalanta. Per noi, questa, è una grande vittoria”. Con queste parole, il responsabile del settore giovanile nerazzurro Maurizio Costanzi ha raccontato la chiusura dell’affare e basta ragionare un attimo sulle due società concorrenti per capire come, ancora una volta, abbiano vinto la filosofia e il progetto orobico.
“Ci siamo mossi per primi e con molto anticipo – spiega Costanzi -, abbiamo parlato con il giocatore e con la sua famiglia, ma non è stato un percorso semplice. Già a quest’età c’è pieno di agenti che ronzano intorno agli atleti, ci sono richieste economiche e competere con realtà di grande livello come Roma e Fiorentina non è affatto semplice. I giovani e le famiglia restano spesso colpiti dai grandi nomi, guardano le prime squadre e magari si lasciano convincere da prospettive di grandi squadre e dal nome di grandi campioni. Sono contento perché con la chiusura ufficiale di questa operazione inseriamo nel settore giovanile un giocatore importante e miglioriamo il gruppo dei 2001. Si tratta dei Giovanissimi Nazionali, il primo anno di agonistica e abbiamo lavorato in modo molto specifico e intenso”.
Il primo contratto della carriera. Manu Gyabuaa è un centrocampista che per caratteristiche tecniche e facilità di tiro scatena già paragoni importanti. E' ovvio che quando un ragazzo non ha ancora compiuto 14 anni ci sia bisogno di tanto lavoro e tanta pazienza, però il segnale che arriva è forte e chiaro: il settore giovanile orobico ha ancora grande appeal e le famiglie scelgono Bergamo.
“Parliamo di un giocatore nato in Italia, compirà 14 anni a settembre e i genitori sono ghanesi. Per lui è il primo contratto, è molto importante riuscire a infilarsi e battere la concorrenza con le idee e con i progetti andando a parlare chiaramente anche alle famiglie fin da questa età perché si costruiscono gruppi di lavoro omogenei e coesi che tra qualche anno potranno dare grandi soddisfazioni. E’ un lavoro duro che parte da lontano, servono tempismo e buone idee. L’Atalanta sta facendo cose importanti”.
I diamanti grezzi. Il centrocampista di origini ghanesi non è il primo e non sarà nemmeno l’ultimo tassello. Roma e Fiorentina sono state battute sul territorio italiano, ma la partita si gioca anche oltre i confini nazionali ed europei. Costanzi, responsabile del settore giovanile atalantino e talent scout di notevole esperienza svela come la società nerazzurra sia attivissima su tanti giovani campioni: “Abbiamo bloccato giocatori di grande prospettiva, ci sono dei ragazzi che non è sbagliato definire diamanti grezzi. Purtroppo alcune norme sugli extracomunitari creano qualche ostacolo di troppo, ho sempre pensato che il protezionismo non serva tanto, quanto i progetti, le idee e il lavoro per aiutare a crescere il calcio italiano. Noi andiamo avanti e lavoriamo forte per alimentare sempre meglio il grande vivaio dell’Atalanta”.