Il gioco

Con “A spasso per Dalmine” si impara la storia giocando

Da un’idea di Claudio Pesenti, con la collaborazione di Alessia Giupponi e Matilde Locatelli, nasce il gioco dell’oca che fa fare viaggi nel tempo

Con “A spasso per Dalmine” si impara la storia giocando
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Imparare la storia, giocando, perché la memoria è una cosa seria, ma anche il gioco lo è. È su questo principio che nasce “A spasso per Dalmine”, un “gioco dell'oca” ambientato a Dalmine. Adatto a giocatori di tutte le età, ma pensato soprattutto per i più intraprendenti, che vogliono mettere alla prova le proprie conoscenze sulla città, e per i più curiosi, che vogliono scoprire qualcosa della propria storia, aprire la scatola di “A spasso per Dalmine”, tirare i dadi e muoversi sulle caselle significa fare un vero e proprio viaggio nel passato.

Il gioco in scatola è nato da un'idea di Claudio Pesenti, dell’Associazione Storica Dalminese, ed è stato sviluppato poi in collaborazione con Alessia Giupponi e Matilde Locatelli, che hanno realizzato le grafiche e le illustrazioni. «Siamo cittadine di Dalmine – raccontano Alessia e Matilde – e per noi, poter rappresentare il Comune in cui siamo nate e cresciute, è motivo di orgoglio personale. Collaborando alla realizzazione di questo gioco infatti, ci siamo potute confrontare con diversi luoghi del territorio che non avevamo mai vissuto e conosciuto effettivamente. È stato emozionante scoprirli e poterli raffigurare in un’altra ottica, la nostra: fatta di scelte di disegni e colori da assegnare ad ogni punto d’interesse, creando così qualcosa di magico. Questo progetto – continuano – è stato possibile grazie alla collaborazione con la Biblioteca, con l’aiuto di Marco e Mariarosa che ringraziamo per la loro disponibilità e l’interesse mostrato».

Dalla casella “Bunker”, a quella “Fiume Brembo”, fino alla “Torre di Sforzatica”, “A spasso per Dalmine” dimostra che viaggiare nel tempo si può ed è anche divertente.

Gianluca Iodice, vicesindaco e assessore all’Istruzione, Scuola, Cultura, Comunicazione e Digitalizzazione racconta: «L’idea di fondo è che non ci sia (quasi) nulla di più serio della Storia, che di certo non è un gioco. Ecco perché, nell’ambito delle iniziative del progetto “Dalmine e la storia”, è nata l’idea di un gioco in scatola che, sfruttando le potenzialità del cosiddetto edutainment (intrattenimento educativo), mette al servizio della cultura l’energia positiva delle emozioni suscitate dal divertimento, contribuendo così a divulgare la conoscenza della storia e del patrimonio della nostra Città. Questo obiettivo risulta particolarmente importante soprattutto in una comunità come Dalmine, dal passato complesso e composito, che ancora oggi soffre un po’ per un’identità frammentata». Sempre nell’ottica di imparare, scoprire e conoscere giocando, sabato 9 luglio è stata organizzata l’iniziativa “Alla ricerca della Dalmine perduta”: una caccia al tesoro organizzata dalla Biblioteca. Accedendo al sito http://www.rbbg.it/library/dalmine/aspassoperdalmine sarà possibile scoprire ulteriori informazioni e acquistare il gioco al prezzo di 20 euro.

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