Pinar del Rio, in un ex-pueblo cautivo

A Cuba la prima chiesa dopo la revolución

A Cuba la prima chiesa dopo la revolución
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A Cuba, a cinquantacinque anni di distanza dalla rivoluzione castrista del 1959, sorgerà la prima chiesa cattolica. La struttura sarà costruita dove un tempo il regime comunista relegava gli oppositori, cioè il municipio di Sandino, nella provincia di Pinar del Rio. L’Osservatore romano ha spiegato che non si tratta di «un luogo scelto a caso: Sandino è nato da uno dei 'pueblos cautivos' creati dal regime comunista per allontanare in maniera forzata migliaia di famiglie dai loro luoghi di origine, perché accusate di aver preso parte o collaborato alla rivolta dei contadini all'inizio degli anni Sessanta nel massiccio montuoso di Escambray». Oggi questo ex pueblo cautivo è diventato un simbolo per i cubani in esilio negli Usa. Saranno proprio loro a costruirvi la chiesa.

Il nuovo edificio, infatti, nascerà grazie alla collaborazione con la parrocchia di San Lorenzo a Tampa, negli Stati Uniti, in gran parte composta di fedeli cubani in esilio. Potrà ospitare circa duecento persone e occuperà un'area di ottocento metri quadrati nel centro della città. «Da molti anni aspettavamo una chiesa - racconta il parroco di Las Martinas y Sandino, padre Cirillo Castro - ma adesso finalmente possiamo dire che siamo sulla strada giusta».

 

La libertà di culto. La Repubblica di Cuba è uno Stato laico. L'ateismo di Stato è stato abolito nel 1992 e la libertà religiosa è garantita dalla Costituzione. Per cinque secoli, dopo la sua scoperta, il mondo religioso di Cuba si è arricchito con credenze e istituzioni di diverso tipo: sacerdoti, pastori, babalaos e spiritisti convivono officiando i loro culti in tutta libertà. Questa commistione di religioni nacque con l’importazione degli schiavi da Congo e Nigeria da parte dei conquistadores spagnoli. Gli schiavi, per continuare a professare la loro fede, collegarono le loro divinità ai Santi cattolici da cui nacque, per esempio, la Santeria, una religione politeista oggi molto diffusa sull’isola.

La Diocesi di Bergamo nell'isola di Fidel. La diocesi di Bergamo arriva a Cuba il 15 giugno 1999, quando don Mario Maffi, mandato in missione da monsignor Roberto Amadei, sbarca sull'isola di Fidel Castro per fondare la prima missione cattolica dopo la rivoluzione castrista del 1959. È una data molto importante: solo un anno prima, nel 1998, san Giovani Paolo II aveva visitato l'isola, invitando a non dimenticarsi di quella popolazione. Oggi, a quindici anni dalla fondazione della missione, la Chiesa cubana conta quattro missionari diocesani bergamaschi. «L’impegno della Chiesa di Bergamo per Cuba – ricorda don Giambattista Boffi, direttore del Centro missionario diocesano, che raccoglie 750 missionari bergamaschi in tutto il mondo – ha preso le mosse durante un convegno missionario nel 1998 qui a Bergamo nel quale accogliemmo il vescovo di Guantanamo Baracoa, monsignor Carlos Baladron. Il prelato ci chiese un aiuto per Cuba e monsignor Amadei con molta semplicità rispose sì». Al momento, il progetto a cui la Diocesi sta lavorando è la ristrutturazione completa della cattedrale di Baracoa.

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SANTIAGO DE CUBA, CUBA - MARCH 22: A view of the Catholic church Christo Rey in a poor Santiago suburb on March 22, 2012 in Santiago de Cuba, Cuba. Fourteen years after Pope John Paul II visited Cuba, Pope Benedict is scheduled to arrive into the communist country on Monday the 26th. Benedict, who will be arriving from Mexico, will conduct a mass in the city of Santiago de Cuba first followed by a mass in Havana before leaving on the 28th. Tensions are high in Cuba between dissidents and the government as activists hope the international exposure of the Papal visit will result in renewed attention to their struggle for greater freedoms. (Photo by Spencer Platt/Getty Images)

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Quanti sono i cattolici a Cuba. Gli ultimi dati disponibili sulla presenza cattolica a Cuba sono quelli forniti da News.va in occasione del viaggio Apostolico in Messico e nella Repubblica di Cuba che Papa benedetto XVI ha compiuto dal 23 al 29 marzo 2012. Anche san Giovanni Paolo II nel 1998 aveva visitato questa terra.La Repubblica di Cuba con una popolazione di 11.242.000, vanta 6.766.000 cattolici, cioè il 60,19 percento della popolazione totale. Il Paese conta 11 circoscrizioni ecclesiastiche, 304 parrocchie e 2.210 centri pastorali, 17 Vescovi, 361 sacerdoti, 656 religiosi, 2.122 missionari laici e 4.133 catechisti impegnati in attività  di apostolato. Nella Repubblica di Cuba la Chiesa cattolica dispone di 12 centri educativi di tutti i livelli nei quali studiano 1.113 alunni, oltre 10 centri di istruzione speciale. Vi sono inoltre 17 centri caritativi di proprietà e diretti da ecclesiastici, 2 ambulatori, 1 lebbrosario, 8 case per anziani, invalidi e minorati e 3 orfanotrofi e asili nido.

Che cos’è e dov’è Cuba (di preciso). La Repubblica di Cuba è un arcipelago dei Caraibi settentrionali, posto tra il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico e l'oceano Atlantico. Verso nord si trovano gli Stati Uniti e Bahamas, a ovest il Messico, a sud le Isole Cayman e la Giamaica, e a sud-est Haiti. La sua conformazione è lunga e stretta e si estende da occidente a oriente per circa 1200 chilometri. L’attuale presidente dello Stato Socialista è Raul Castro, fratello di Fidel Castro. La popolazione oggi è sull’isola è formata da quasi 12 milioni di abitanti e la capitale è La Habana che conta oltre 2 milioni e 200 mila isolani.

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