Il viaggio

Da Albino a Capo Nord in moto con un solo pieno: partita la grande sfida della Acerbis

Per i 50 anni, l'azienda ha ideato un progetto che può rappresentare «un'opportunità per il futuro della mobilità»

Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gualandris

Alle 5.05 di oggi, sabato 10 giugno, dal quartier generale Acerbis in via Serio ad Albino è iniziato l'incredibile viaggio in moto verso Capo Nord, da raggiungere con un solo pieno e sigilli al serbatoio.

Il progetto, ideato per festeggiare i 50 anni di attività dell’azienda albinese, coinvolge diversi reparti di Acerbis e porterà a ottenere un Guinness World Records per la maggior distanza percorsa da un veicolo Ice proto senza rifornimento.

I tre piloti

Alla guida del veicolo tre piloti esperti, che si alterneranno ogni due ore: Andrea Rastrelli (nel primo tratto di percorso), Alicia Sornosa e Maurizio Vettor.

La passione di Rastrelli per i motori, le moto e le avventure non conosce limiti e lo hanno portato a bordo di AC50, nella lunga strada verso il Grande Nord. Alicia Sornosa, giornalista di Madrid, è la prima donna europea - e la prima di madrelingua spagnola - ad aver completato il giro del mondo in moto in solitaria nel XXI Secolo. Ha conquistato vari premi per i suoi viaggi, sempre legati a iniziative di carattere sociale, ed è anche autrice di due libri. Maurizio Vettor è giornalista, pilota, tester, ma soprattutto affamato di esperienze estreme e visionarie.

Un progetto incredibile

E visionaria è anche l’idea del progetto AC50, nato nel 2021 e pensato esattamente per essere un nuovo punto di partenza dell’azienda di Albino. Usando la tecnologia rotazionale di Acerbis è stato prodotto un serbatoio maggiorato, il più grande per moto mai costruito, producibile in serie, con una capienza di 108 litri che permetterà di coprire la distanza da Albino a Capo Nord con un solo pieno.

In contemporanea alla progettazione del serbatoio, sono stati realizzati il design e lo sviluppo dell’abbigliamento tecnico dedicato indossato dai piloti e l’attività di comunicazione attraverso i social media e il sito ac50.acerbis.com. Il casco, che presenta una grafica disegnata in collaborazione con Drudi Performance, è il Tarmak di Acerbis, il modello full face in fibra di carbonio dal peso di soli 1.350 grammi.

Ma AC50 non è solo tecnologia e know-how, è anche viaggio, strada, avventura. Il viaggio, alla velocità media di 65 chilometri orari, seguirà un emozionante percorso appositamente studiato e non terminerà con l’arrivo a Capo Nord, previsto per giovedì 15 giugno, ma proseguirà fino all’ultima goccia di benzina, nel cuore della Svezia. Si copriranno i 4.358 km che separano Albino da Capo Nord passando per Brennero, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. A sigillo dell’impresa, a Capo Nord verrà posato un borlante del Serio decorato con l’effige del progetto AC50.

«Un'opportunità per il futuro della mobilità»

Il serbatoio sigillato

«Siamo partiti 18 mesi fa a sviluppare il progetto e finalmente è arrivato il 10 giugno, giorno della partenza - spiega Guido Acerbis, amministratore delegato di Acerbis -. Aver costruito il serbatoio da moto più grande al mondo è una grande soddisfazione. Oggi inizia la sfida, vogliamo battere il record del mondo con i nostri tre pilotti e uno staff fantastico che li segue e ha progettato il mezzo. Vediamo quanto lontano possiamo arrivare».

Aggiunge Franco Acerbis, padre di Guido nonché fondatore dell’azienda: «Con questo progetto vogliamo dimostrare che attraverso gli ecocarburanti di origine vegetale possiamo andare con un pieno di benzina fino a Capo Nord e oltre, spendendo pochissimo: 45 chilometri con un litro. Visto in questi termini, prospettiamo un’opportunità per il futuro della mobilità». Garmin, Honda RedMoto, Repsol e SKF collaborano con Acerbis a questo progetto.

Seguici sui nostri canali