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Dal 4 gennaio al via i saldi invernali: a Bergamo spese sopra la media nazionale

Le previsioni di spesa di Confcommercio Bergamo fanno ben sperare i negozianti, con 152 euro a persona e 354,02 per famiglia

Dal 4 gennaio al via i saldi invernali: a Bergamo spese sopra la media nazionale
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Dopo i regali di Natale, da sabato 4 gennaio, chi può tornerà a spendere, sfruttando l'avvio dei saldi. Anche a Bergamo, come in quasi tutta Italia, si apre infatti il primo banco di prova per gli acquisti scontati di capi invernali nel lungo ponte dell'Epifania. Un week-end di sconti che include la festività di lunedì, garantendo quindi la presenza di turisti e villeggianti in vacanza in città e provincia.

Sopra le medie nazionali

Le previsioni di spesa di Confcommercio Bergamo fanno ben sperare, con 152 euro a persona per gli acquisti principalmente di abbigliamento, calzature, articoli sportivi. La cifra è quindi in rialzo di sette euro pro capite rispetto all'anno scorso (quando il budget era di 145 euro, 139 euro nel 2023, 134 euro nel 2022 e 124 euro nel 2021 della pandemia) ed è superiore alla media italiana, ferma a 138 euro a persona. Anche il budget medio a famiglia è superiore alla media nazionale con 354,20 euro contro i 307 di media in Italia.

E in crescita

La spesa complessiva stimata da Confcommercio Bergamo in Bergamasca è di 124 milioni e cinquecentomila euro, con una crescita rispetto ai saldi invernali scorsi di sette milioni e settecentomila euro (erano 116 milioni e ottocentomila euro l'anno scorso).  Il 73,5 dei bergamaschi farà quest'anno qualche acquisto scontato (più uno per cento rispetto a gennaio 2024).

«Saldi molto attesi»

Il direttore di Confcommercio Bergamo Oscar Fusini spiega: «Veniamo da un'altra stagione difficile per il settore, che si trascina purtroppo da molto tempo. Anche se non si riusciranno a recuperare i margini persi negli ultimi mesi, la maggioranza dei piccoli imprenditori attende i saldi per sostenere le vendite e per riallestire i negozi con le nuove collezioni moda, scongiurando ulteriori indebitamenti, e fare acquisti per la nuova stagione».

Crescono rispetto allo scorso anno i bergamaschi che non rinunceranno ai saldi: «La nostra provincia, anche per l'importanza dei saldi invernali a queste latitudini, destina un budget nettamente superiore alla media nazionale per l'acquisto di capi scontati. Siamo però molto lontani dai numeri dei saldi pre-Covid e del rituale della caccia agli affari di venti anni fa. E il 26,5 per cento dei bergamaschi non acquisterà nulla in saldo. Come per altre spese non strettamente necessarie, si allarga il gap tra chi può concedersi shopping senza pensieri e chi è costretto a ponderare attentamente ogni acquisto che non sia indispensabile».

Il vademecum dei saldi

Confcommercio Bergamo ricorda le regole per il corretto acquisto degli articoli in saldo, riportando le indicazioni di Federazione Moda Italia e Confcommercio Imprese per l'Italia.

  • Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
  • Prova dei capi: non c'è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
  • Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  • Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  • Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).
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