Dispensa sociale: nel 2021 recuperate e redistribuite più di 101 tonnellate di cibo
Si è trattato per lo più di frutta e verdura, ma sono stati salvati anche prodotti freschi (latticini, salumi e carne), pasta, riso, olio e prodotti da forno o per la colazione
Nel 2021 la Dispensa sociale ha raccolto oltre 1.000 quintali di cibo, per l’esattezza 101.875,7 chilogrammi di alimenti, che sono stati ridistribuito a una quarantina di onlus bergamasche per sostenere persone indigenti, che vivono situazioni di povertà alimentare. Un dato in crescita rispetto all’anno precedente, visto che nel 2020 i volontari della Dispensa avevano evitato che venissero sprecati 69 mila chilogrammi di cibo ancora commestibile.
Si è trattato per lo più di frutta e verdura (74.078 chilogrammi salvati), ma sono stati raccolti anche quasi 7 mila chili di prodotti freschi, ad esempio latticini, salumi e carne, oltre a 14 mila chili tra pasta, riso, olio e prodotti per la colazione. Infine, sono stati recuperati 3.655 litri di bevande e oltre 3 mila chili di pane e prodotti da forno.
In occasione della giornata contro lo spreco alimentare, il prossimo 5 febbraio, la Dispensa Sociale di Bergamo lancerà la campagna “Salva capra&cavoli”, un’iniziativa informativa e culturale dedicata in primis ai beneficiari del servizio, che mira però a raggiungere tutti i consumatori. Si tratta, nel concreto, della promozione e diffusione di un piccolo manuale di lotta allo spreco, sia in formato cartaceo, sia sui canali social della Dispensa. Questo perché spesso le persone che ricevono il cibo recuperato hanno dubbi sulle date di scadenza o sulla conservazione dei prodotti. Pertanto, con “Salva capra&cavoli” si intende informare i consumatori per evitare sprechi.
La Dispensa sociale è un servizio di Namasté cooperativa sociale che si avvale dei volontari di Ridò OdV e della collaborazione di moltissime realtà, sia istituzionali come Comune di Bergamo e Regione Lombardia, sia di imprese ed enti del terzo settore.
Dal lunedì al sabato i 27 volontari sono impegnati nella raccolta, cernita e ridistribuzione del cibo. Le donazioni di prodotti vicini alla scadenza, con packaging ammaccato oppure di frutta e verdura esteticamente non conforme arrivano dalla grande distribuzione organizzata, dalle aziende agricole e agroalimentari del territorio e dall’ortomercato della Celadina.