Lo chiamano Itchy feet, prurito ai piedi

Diventare Zuckerberg? No, grazie Tre storie di ragazzi on the road

Diventare Zuckerberg? No, grazie Tre storie di ragazzi on the road
Pubblicato:
Aggiornato:

Itchy feet, prurito ai piedi, è l’espressione inglese che sintetizza meglio l’incapacità di stare fermi in un unico luogo, di vivere una vita sedentaria e tornare a dormire ogni sera nello stesso letto. Alzi la mano chi non ha mai pensato, anche per un solo istante, di abbandonare gli studi, il lavoro o il proprio Paese per viaggiare i cinque continenti, scegliendo di volta in volta la destinazione successiva, alternando notti in hotel di lusso a campeggi sotto la volta stellata. Ecco tre storie di ragazzi che hanno dato una svolta alla loro vita, abbandonando le loro attività per lasciarsi tentare da un’avventura senza fine.

 

339650_198328166916850_2002231691_o-1024x768

 

The blonde abroad. Kiersten Rich è una ragazza originaria della California. Ha studiato finanza e si è laureata con lode. Dopo qualche anno di duro lavoro in una firm di Los Angeles, si sentiva insoddisfatta e frustrata e ha deciso di cambiare vita. Ha cominciato a lavorare come barista e modella a Hollywood, per vivere la luce riflessa dalle star del cinema americano. Ma la mancanza di prospettive di un lavoro così instabile la lasciavano triste e senza futuro. I viaggi che aveva fatto durante quegli anni, in Europa per studiare e nei paesi più poveri per fare volontariato, hanno ispirato le sue scelte: ha deciso di lasciare tutto per girare il mondo. Con i risparmi messi da parte negli anni è stata in Australia, nel Sud-est asiatico, in Perù e in Bolivia. A questo punto è riuscita a far diventare la sua passione un lavoro, aprendo il blog The blonde abroad. Lo scopo del blog è di ispirare le vite degli altri raccontando la sua esperienza: descrive i suoi viaggi, le persone che incontra, i divertimenti e gli imprevisti di ogni esperienza. Tutto corredato dalle foto dei paesaggi più affascinanti e suggestivi di ogni regione. Il blog ha anche un motto “may you never settle for a life that’s anything short of extraordinary” (non fermarti per nulla di meno che qualcosa di straordinario). Ora le agenzie di viaggi, gli hotel e le compagnie aeree fanno a gara per aggiudicarsi la presenza di Kiersten, per ottenere sul suo blog un po’ di spazio e visibilità. Inoltre la ragazza ha aperto anche una sezione per collaborare con lei, per dare e ricevere consigli riguardo alla gestione di un blog o per pianificare un viaggio intorno al mondo. Non vi resta che contattarla...

 

img_51111

 

The school-bus. Nick e Jessica sono due ragazzi americani. Un giorno al loro indirizzo e-mail è arrivata la lettera di un amico, con allegata l’offerta di un vecchio scuola-bus del 1988 in vendita a 1500 dollari. Immediatamente la fantasia dei due giovani ha intravisto l’opportunità di realizzare un sogno: una casa su quattro ruote con cui attraversare l’America, tra festival musicali e parchi nazionali. Si sono dunque messi all’opera. Nick ha sistemato il motore e le parti meccaniche, mentre Jessica, con la visione di un’interior-designer, ha arredato l’interno. In poco tempo lo scuola-bus si è dotato di un letto matrimoniale, una piccola cucina, pannelli solari per fornire energia elettrica e una piattaforma sul tetto in grado di ospitare fino a dieci persone. Presi con sé solo gli oggetti strettamente necessari, la coppia ha lasciato casa e ha cominciato a viaggiare. Nick è un fotografo e ha raggiunto più di 3000 followers su instagram, oltre ad aver venduto le fotografie a varie agenzie, arrivando perfino a pubblicare una foto in copertina al National Geographic. Il sogno di Jessica è continuare a viaggiare, vivendo unicamente delle poche cose necessarie, per rimanere connessa «con quello che veramente importa nella vita».

 

Evan Ware

 

Alaska. Evan Ware è un 28enne ragazzone biondo cresciuto nel nord della California. L’ispirazione per il viaggio gli è venuta durante un anno di studio all’estero in Scozia. Invece che tornare a casa con un comodo volo da Edinburgo a San Diego ha preferito passare per Berlino e Il Cairo e proseguire i suoi studi in Cina. Tornato in California per lavorare in Silicon Valley, non ha apprezzato troppo la mentalità di casa, che vuole fare di tutti i giovani studenti degli aspiranti Mark Zuckerberg: «Molti dei ragazzi che inseguono questo sogno non sanno che stanno spendendo la loro giovinezza e la loro salute per comprare un biglietto della lotteria […]. La verità è che l’unica cosa che abbiamo è il tempo, e la vera domanda è cosa vogliamo farne». Evan ha scelto di emigrare in Alaska e di lavorare 12 ore al giorno nel settore edilizio. Dopo aver messo via un po’ di soldi si è trasferito in Africa per fare un corso di specializzazione in Innovazione Sociale. Ora lo potete incontrare a Nairobi, impegnato in un nuovo progetto.

Seguici sui nostri canali