E adesso Sheldon e Leonard allevano i futuri scienziati
L’idea è innovativa e per certi versi geniale, e non poteva che essere partorita dai creatori della sit-com più famosa del mondo dedicata ai geni più particolari e simpatici di tutta la televisione. In attesa dell’inizio della nona stagione (che dovrebbe partire in ottobre), i creatori di The Big Bang Theory, serie tv lanciata dalla CBS nel 2007, hanno deciso di finanziare alcune borse di studio presso l’UCLA di Los Angeles, al fine di valorizzare e promuovere lo studio della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica nell’ateneo californiano. Se quindi avrete l’opportunità di godere di aiuti economici durante il vostro percorso di studi in una delle più prestigiose università americane (si parla di un totale complessivo di circa 4 milioni di dollari), occorrerà ringraziare Sheldon, Leonard, Penny, Raj e tutti i protagonisti, “nerd” e no, della fortunata serie tv a stelle e strisce.
L’idea. Chuck Lorre e Bill Prady sono i due ideatori del fondo chiamato The Big Bang Theory Scholarship Endowment che, con la collaborazione della CBS (il network televisivo dove va in onda la serie) e dagli attori protagonista Jhonny Galecki e Jim Parsons (rispettivamente Sheldon e Leonard), hanno messo a disposizione 20 borse di studio per gli studenti che si immatricoleranno a partire dall’anno scolastico 2015-2016. Lorre ha spiegato il motivo della scelta: «Quando abbiamo cominciato a girare gli episodi nel 2007, i ragazzi a cui ci rivolgiamo avevano circa 10 anni. Molti di loro sono cresciuti con la sit-com, hanno imparato ad amare la scienza forse proprio grazie a Sheldon e Leonard. Abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico aiutarli». Il finanziamento è stato donato prevalentemente dalla fondazione di Lorre, ma grande sostegno è arrivato anche dalla troupe della serie e dalla Warner Bros Television (la casa di produzione); inoltre l’ideatore della serie vorrebbe che la borsa di studio possa ben presto rivolgersi anche ad altre università e che non sia vincolata alla durata della sit-com.
La scelta dell’ateneo. Gli appassionati di The Big Bang Theory, orgogliosi del gesto proposto dai loro beniamini, avranno forse storto un po’ il naso di fronte alla scelta della struttura a cui destinare il fondo. Infatti non è stata privilegiata la Caltech, ovvero l’università privata fondata nel 1891 e situata a Pasadena, dove si articolano le vicende dei quattro ricercatori cervelloni. Lorre ha motivato la decisione sottolineando come «a differenza della Caltech, che lavora su un’operazione più piccola e privata, l’Università della California ha bisogno di fondi più ricchi per gli studenti di queste materie che finanziariamente non raggiungono lo scopo di una buona educazione. Dovevamo decidere come spendere meglio i soldi, e la Caltech non aveva la stessa necessità». Inoltre la serie tv collabora già da tempo con la UCLA, potendo vantare tra i suoi consulenti il professore di fisica ed astronomia David Saltzberg che infatti annuncerà i 20 fortunati vincitori nel corso di una delle prime puntate della nona seria.
Fino ad ora le serie tv cult avevano fatto il loro ingresso nelle università come casi di studio, ora invece con l’iniziativa di The Big Bang Theory aumenterà il legame tra il mondo accademico e quello dello spettacolo (tanto che i protagonisti della serie terranno degli incontri all’interno di lezioni dell’ateneo). Quello di Lorre non è il primo caso di sostegno alla ricerca da parte del mondo dello show-business, lo scorso anno Seth McFarlanre, ideatore del cartoon I Griffin, aveva finanziato il progetto del documentario scientifico Cosmos, volto a spiegare al pubblico nel modo più semplice possibile la nascita dell’universo e l’origine dell’uomo.