Si chiama Scooterino

E se facessimo motorino sharing? Un'idea che è già una startup

E se facessimo motorino sharing? Un'idea che è già una startup
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Al momento è ancora una semplice startup, ma sembra aver già ottenuto notevoli apprezzamenti. Stiamo parlando di Scooterino, un’app che mette in contatto passeggeri e scooteristi che vanno nella stessa direzione, offrendo loro la possibilità di condividere tragitto e spese. Quest’idea è stata lanciata qualche giorno fa a Roma, città che, come ogni metropoli, pullula proprio di motorini. Il format proposto è – appunto - quello del car pooling, sembra seguire il modello messo in atto da Bla Bla Car, ma questa volta la condivisione avviene su due ruote. «La nostra sarà la rivoluzione metropolitana dei passaggi a breve distanza», dice Oliver Page, il giovanissimo fondatore. Un servizio che viene peraltro guardato con molta attenzione dalla ragione Lazio, particolarmente attenta agli sviluppi di nuove imprese, e che ha già ottenuto 50mila euro d’investimento da parte dell’Agenzia spaziale europea.

 

 

Come funziona (e i requisiti). Usare questo nuovo servizio è molto semplice, basta scarica l’app sul proprio smartphone e chiedere un passaggio agli scooteristi disponibili, segnalando da dove si vuol partire e il punto di destinazione desiderato. L’autista sullo scooter individua la posizione con il navigatore e passa a prendere l’utente che ha richiesto il passaggio. Lo scooterista, per questione di pulizia, ha sempre un secondo casco omologato e un sotto casco igienico da consegnare al passeggero. Inoltre i driver, per poter entrare a far parte di questa comunità, devono avere un minimo di 21 anni, una patente valida, l’assicurazione in regola e uno scooter omologato per due persone in buone condizioni. Senza contare che prima di poter iniziare a trasportare persone devono superare una fase di test da parte della compagnia. Insomma, tutto è stato studiato affinché sia garantita la massima sicurezza per chi sceglie di utilizzare questo servizio.

Come si paga. Rintracciato uno scooterista, si ha subito la possibilità di controllare il suo profilo e i feedback – ovvero i commenti – rilasciati da tutti coloro che hanno già viaggiato con lui. Al termine del passaggio è possibile – e anche consigliato – rilasciare a propria volta un feedback sul profilo dello scooterista. Questo servizio non ha tariffe prestabilite, chi viaggia paga una sorta di rimborso spese, calcolato in base al carburante e al tempo impiegato, ma che non supera mai il costo di un biglietto dell’autobus. Il pagamento avviene sempre tramite l’app, collegata a carta di credito o ricaricabile, Paypal o Poste Pay.

 

 

Il giovanissimo fondatore. Oliver Page ha solo 22 anni ed è un italoamericano, nato a Roma da genitori con il passaporto a stelle e a strisce. «Da imprenditore vedo i problemi come opportunità», ha spiegato Page al Corriere. «E l’Europa ha qualche situazione da risolvere. Lavoravo al lancio di una startup a San Francisco ma quando ho avuto l’idea di Scooterino ero a Roma per visitare la mia famiglia che vive qui. Aspettavo il pullman che, ovviamente, non arrivava. Vedevo sfrecciare tutti questi scooter verso di me - racconta -, ho pensato che di sicuro qualcuno stesse andando nella mia stessa direzione. Ho lasciato il mio lavoro in California: mi sono voluto buttare dentro questa idea».

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