In prima persona

Il bel festival di Costa di Mezzate è un meccanismo ben congegnato

Il bel festival di Costa di Mezzate è un meccanismo ben congegnato
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Nel canale che scorre per le viuzze di Costa di Mezzate, durante il festival di arte di strada “Magie al Borgo”, c’è un’installazione che ricorda un mulino ad acqua. La corrente fa muovere una ruota metallica, collegata con cinghie a una serie di cerchi colorati in posizioni leggermente sfasate rispetto a una possibile simmetria. Il risultato? Un caleidoscopio alto due piani, un’esplosione cromatica generata dalla forza della natura.

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“Magie al Borgo” è un po’ come quella installazione. La materia prima su cui si lavora è semplice e sorprendente: spettacoli di arte varia, dall’acrobatica aerea al funambolismo, dal teatro urbano al nuovo circo, dalla giocoleria alla danza contemporanea, dalla manipolazione di oggetti alle marionette. C’è anche la musica di strada. L’alternanza tra spettacoli di diverso genere, nelle piazze del borgo, gira a meraviglia. Un meccanismo a orologeria ben congegnato, con aree ristoro e servizi dove servono, spazi per il relax, abbondanza di angoli suggestivi. Non c’è tempo di annoiarsi, perché nel tragitto tra una piazza e l’altra si viene fermati da un palombaro che brama la tua birra ma non riesce a berla perché ha lo scafandro (che però è pieno di sorprese). Oppure perché si segue la marching band dei Miwa, che fa cover dei cartoni animati anni ‘80 con musicisti mascherati da supereroi e ritmi tra ska e punk.

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L’intrattenimento parte spesso dal contenuto di una valigetta, da un apporto tecnologico minimale e da un’esibizione dallo sviluppo elementare. Ma le basi, in realtà, sono decisamente più complesse: dietro quella semplicità ci sono anni di lavoro, di applicazione, di studio e prove. «Per l’arte di strada sono necessarie due cose: l’ottimismo e il coraggio. Per il primo ci penso io, ma per il secondo voi siete fondamentali», ha detto sabato Elisa Zanlari di Circo Puntino al suo pubblico. E infatti è il cerchio di folla attorno, con immancabile prima fila di bambini (che si divertono tantissimo), a sorreggere il gioco. Il bravo artista lo sa e tiene viva l’interazione con la gente a ciclo continuo, è come un uccello che si va a cercare la corrente giusta per stare in quota con un battito d’ali ben assestato. Applausi.

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