Fiera dell’Orientamento di Bergamo, open day per aiutare i ragazzi a tracciare il loro futuro
Un’iniziativa della Provincia. L'appuntamento è per i giorni venerdì 29 e sabato 30 novembre alla Fiera di Bergamo, durante i quali sarà possibile visitare 94 stand con la presenza di 100 enti partecipanti
Di Clara Scarpellini
Mercoledì 20 novembre, nella sala consiliare della Provincia di Bergamo, si è svolta la conferenza stampa per il lancio della seconda edizione della Fiera dell’Orientamento: un grande open day organizzato dalla nostra Provincia per aiutare i ragazzi e le ragazze a tracciare il loro futuro.
L'appuntamento è per i giorni venerdì 29 e sabato 30 novembre alla Fiera di Bergamo, durante i quali sarà possibile visitare 94 stand con la presenza di 100 enti partecipanti (41 Istituzioni scolastiche,18 Istituzioni Formative, 11 Scuole Paritarie, 10 Its Academy, 7 enti tra Università e Accademie, 2 Centri provinciali per l’istruzione degli adulti - Cpia e 11 enti del territorio) che presenteranno il quadro dell’offerta formativa dopo la scuola secondaria di primo grado, post diploma e del mondo del lavoro. Il taglio del nastro si terrà, invece, venerdì alle ore 9. La Fiera sarà aperta ai visitatori con ingresso libero e gratuito in entrambi i giorni: venerdì 29 novembre dalle ore 9 alle 14 e sabato 30 novembre dalle ore 9 alle 18. Il calendario di incontri e laboratori a tema orientamento sono già stati pubblicati sul sito della Provincia e sono anch’essi a ingresso libero (per alcuni è necessaria la prenotazione).
Durante la mattinata sono intervenuti diversi ospiti, tra cui il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi; il vicepresidente della Provincia e consigliere delegato alla Pianificazione scolastica Umberto Valois; la consigliera provinciale delegata al lavoro Giorgia Gandossi e il funzionario del Servizio provinciale Anastasia Longaretti.
Un salto importante
La Fiera dell’Orientamento, parte del progetto provinciale "Atlante delle Scelte" avviato nel 2019, supporta i giovani nella scelta del percorso scolastico e professionale, una decisione cruciale che influisce sull’intera partecipazione sociale. È in particolar modo il passaggio dalla terza media al primo anno delle scuole superiori a rappresentare un momento cruciale per gli studenti, segnato da un cambiamento significativo nella metodologia e nell'approccio all'apprendimento. Questo salto, se non affrontato con la dovuta attenzione, può spesso portare a difficoltà e insuccessi. Ed è in questo contesto che l'importanza di strumenti come la Fiera dell'Orientamento emerge chiaramente, poiché offrono ai giovani delle informazioni complete e aggiornate sulle opportunità locali, favorendo anche il dialogo diretto tra gli studenti.
Il talento e il fardello
Vincenzo Cubelli, dirigente dell’Ambito Territoriale di Bergamo, è intervenuto sottolineando l'importanza del ruolo educativo della scuola, evidenziando come l’orientamento degli studenti richieda sinergia e continuità. Secondo Cubelli, l’orientamento non si esaurisce in una fase specifica della vita, ma è un processo continuo: «Nel corso dell’esistenza ci si orienta, si fallisce e ci si riorienta. A volte ci si perde “nel mezzo del cammin di nostra vita” e bisogna ritrovare la strada». Cubelli ha poi riflettuto sull’evoluzione del sistema scolastico, definendo quella di oggi una “scuola degli obiettivi”, con il fine primario di valorizzare il talento di ogni studente. «È fondamentale insistere sul termine “talento” che, derivante dal greco, rappresenta le doti naturali che ciascuno di noi possiede. Il compito delle famiglie e della scuola, sostenuto dalla spinta umanistica dentro ogni individuo, è quello di aiutare i giovani a realizzare il proprio talento, trasformandolo in una risorsa e non in un fardello. Quest’ultimo, al pari di un talento, è qualcosa che ci possiamo portare addosso, ma anziché sostenere, rischia di rallentarci».