Duello per la nuova San Pellegrino Altro gioiello in Valle Brembana
Prima le nuove terme, già acclamate come tra le migliori al mondo. Poi l'inizio degli attesissimi lavori di restauro del Grand Hotel. Quindi lo stanziamento di sei milioni della Regione per ristrutturare la funicolare che porta alla frazione Vetta. Ora il rush finale per sapere che faccia avrà la nuova sede dello stabilimento di imbottigliamento dell'acqua italiana, attivo dal 1899, più famosa del mondo. San Pellegrino Terme, meta degli appassionati di stile Liberty e rinata oasi del benessere, meglio se luxury, sta tornando agli antichi fasti. E dei quattro progetti in lizza per l'azienda della frazione Ruspino, tutti firmati da archistar internazionali, ne sono rimasti solo due. A gennaio si saprà chi è il vincitore.
Era un'operazione necessaria, pensare a una nuova sede. Del resto la famiglia cresce e bisogna allargare la casa. L’acqua San Pellegrino oggi produce 5 milioni di bottiglie al giorno e le previsioni di crescita sono del 10 per cento ogni anno. Da qui la decisione di aumentare gli spazi produttivi e degli uffici e di rinnovare l’immagine di uno stabilimento-modello per gli standard degli anni Sessanta ma che oggi va un po’ stretto. Alla sua inaugurazione l’edificio era talmente «lunare» che venne anche Neil Armstrong a visitarlo; oggi però l’acqua è così glamour che come un marchio moda ha bisogno di una «Flagship factory» (fabbrica ammiraglia) dove mostrare al mondo la fonte del successo.
La selezione. È avvenuta dopo la presentazione svolta da quattro studi di architettura il 15 settembre, a San Pellegrino Termeo. L’evento è la conclusione della gara internazionale per la scelta di un progetto realmente innovativo che non trasmetta solo una visione artistica, ma che stabilisca nuovi standard in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, mettendo a disposizione un ottimo ambiente lavorativo. I quattro studi in gara, tutti celebri per i loro progetti innovativi e futuristici, erano: BIG (Bjarke Ingels Group) di New York e Copenhagen, l’olandese MVRDV, Snøhetta con sede a Oslo e New York, e l’italiano Michele De Lucchi. La giuria, soddisfatta dalle quattro proposte, ha ridotto la selezione a due nomi e farà ulteriori valutazioni prima di annunciare il progetto vincitore all’inizio del prossimo anno. La giuria è presieduta dal professor Luca Molinari ed è composta dal vice presidente Nestlé S.A. e responsabile Nestlé Waters Marco Settembri, dal vice presidente Nestlé S.A. e responsabile Operations Magdi Batato, dal presidente e Ad Sanpellegrino Spa. Stefano Agostini, oltre ad altre figure di rilievo internazionale. Ecco le proposte dei due studi selezionati.
BIG
BIG è un gruppo di architetti, designer, costruttori e progettisti che operano nei settori architettura, urbanismo, interior design, architettura del paesaggio, design del prodotto, ricerca e sviluppo, con sede a Copenhagen e New York. Lo studio è famoso per l’innovativo edificio VIA 57 West a New York, la Serpentine Gallery di Londra del 2016, il padiglione danese per l’Expo di Shanghai, e per la costruzione, in corso, del Google Campus e del Two World Trade Center a New York. La loro proposta comprende e valorizza l’architettura dello stabilimento esistente, creando allo stesso tempo una cornice elegante che permetterà ai visitatori di percepire la forza e la purezza della natura alpina circostante. Il progetto proposto si basa su una serie di arcate che si espandono e si contraggono, e creano un’infinità di spazi come volte maestose, tunnel coperti, arcate e pergolati verdi, concedendo incredibili scorci delle montagne circostanti. Al centro, una grande riproduzione geologica mostrerà il percorso trentennale dell’acqua naturale durante il quale si mineralizza e acquista il gusto puro e inconfondibile di S.Pellegrino.
MVRDV
Questo noto studio olandese che ha ricevuto riconoscimenti internazionali, fondato nel 1993 da Winy Maas, Jacob van Rijs e Nathalie de Vries, si concentra sulla ricerca di soluzioni agli attuali problemi architettonici e urbani. Tra i loro edifici più noti ricordiamo El Mirador di Madrid, il Market Hall di Rotterdam, il padiglione olandese per l’Expo di Hannover del 2000, la Spijkenisse Book Mountain, la sede di DNB e il Barcode Masterplan di Bjørvika, a Oslo. La loro proposta si basa sulla storica stella di S.Pellegrino. Il loro obiettivo è rendere il centro di questo nuovo complesso Experience Lab iconico come le bottiglie del marchio, universalmente riconosciute. L’ambizioso progetto prevede una grande stella rialzata da terra, con le pareti laterali trasparenti che permetteranno ai visitatori di ammirare la valle circostante. Il tetto della stella sarà ricoperto d’acqua, che potrà diventare una cascata di acqua refrigerante per i mesi più caldi dell’estate. Il progetto include una facciata in vetro più aperta rispetto agli attuali edifici dello stabilimento che permetta la vista della natura circostante, oltre a un ristorante sul tetto e a un ponte pedonale.