“Opere in parole”

Gli ospedali Humanitas Gavazzeni e Castelli tra i protagonisti di BookCity Milano

Il 18 novembre l’attore Enrico Ianniello e il medico Giovanni Albano illustreranno il progetto nato dalla collaborazione con la Carrara

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Tra i protagonisti della decima edizione di BookCity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura in programma in diversi luoghi della cultura milanese, vi sono anche gli ospedali Humanitas Gavazzeni e Castelli di Bergamo.

Giovedì prossimo (18 novembre) alle 17, al Castello Sforzesco, l’attore e scrittore Enrico Ianniello e il medico Giovanni Albano, responsabile dell’anestesia e della terapia intensiva di Humanitas Gavazzeni, illustreranno al pubblico “Opere in parole”, un progetto nato dalla collaborazione tra gli ospedali e l’Accademia Carrara.

“Opere in parole” è un esperimento unico in Italia: su oltre 1.200 metri quadrati di pareti, disposti nelle sale d’attesa e nei reparti dei due ospedali bergamaschi, sono raffigurate le gigantografie di opere d’arte tratte dai capolavori conservati nella pinacoteca. Illustrazioni a cui sono associati racconti, letti dalle voci di dodici tra artisti, attori, scrittori, musicisti e intellettuali tra cui Lella Costa, Enrico Ianniello, Marco Bianchi, Michela Murgia, Paolo Fresu e Marco Baliani.

Per ascoltare gli autori basta inquadrare i codici QR posti sulle pareti dei reparti, oppure collegarsi al sito lacarrarainhumanitas.it e a Spotify. Ma il progetto coinvolge anche i pazienti, i quali possono raccontare la propria storia scrivendola sul foglio bianco di un libretto che viene consegnato loro al momento del ricovero.

L’evento a BookCity

Per partecipare all’evento di giovedì, in programma alla sala Viscontea del Castello Sforzesco, è necessario registrarsi sul sito web della manifestazione (QUI IL LINK).

A BookCity l’attore Enrico Ianniello, tra gli autori di “Opere in parole”, porterà sul palco il proprio racconto inedito “Una giornata d’aprile”, nato dalla visione di tre capolavori dell’Accademia Carrara. Protagonista della storia una famiglia di Napoli, che deve festeggiare un compleanno.

Con lui, Giovanni Albano, responsabile del reparto di anestesia e terapia intensiva dell’ospedale Humanitas Gavazzeni e, dopo la tragica esperienza della pandemia, anche autore del libro “I giorni più bui”, edito da Piemme, che racconta la resistenza dell’ospedale contro il virus e l’esperienza umana di fronte alla malattia.

Sul palco ci sarà poi Giuseppe Fraizzoli, amministratore delegato di Humanitas Gavazzeni e Castelli, che racconterà in che modo è nata l’idea di trasformare l’ospedale rivestendolo con opere d’arte e di come questo progetto abbia accompagnato e supportato medici, infermieri e tutto il personale dei due ospedali.

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