Esiste già una applicazione

Preparatevi, nei film di domani saremo al centro della scena

Preparatevi, nei film di domani saremo al centro della scena
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Una nuova rivoluzione sta per approdare nel mondo del cinema. A qualche anno dall’uscita del 3D, che consente di  “entrare” nello schermo grazie a un accentuato effetto prospettico, arriverà una nuova tecnologia che darà allo spettatore l’impressione di trovarsi al centro della scena e la possibilità di scegliere su quale particolare concentrare lo sguardo. In pratica lo spettatore, servendosi dello smartphone, potrà scegliere che particolare inquadrare, avendo la scena del film tutto intorno a sé. Per realizzare una simile impresa il film viene girato con un’apparecchiatura speciale, simile alle telecamere che già sono usate negli stadi per mostrarci le immagini dall’alto. Sul dispositivo sono posizionate ben quattro macchine da presa che filmano una scena a tutto tondo, consentendoci di poter usufruire della visuale a 360° gradi.

 

jan pinkava

[Il regista ceco Jan Pinkava]

 

Ispirazione da Hitchcock. L’idea è del regista e autore praghese Jan Pinkava, famoso per aver diretto il film premio Oscar Ratatouille. Google gli ha chiesto un progetto per sviluppare le capacità tecnologiche dello smartphone e lui ha pensato di usare lo schermo come interfaccia tra la persona e un mondo artificiale che lo circonda. L’idea è sorta guardando il celebre film di Alfred Hitchcock La finestra sul cortile, pensando a tutto quello che si sarebbe potuto vedere se si fosse potuto scegliere dove posare lo sguardo, ovvero le storie che si svolgevano dietro tutte le altre finestre. La scelta del campo e del piano passa, in questo modo, dal regista allo spettatore, che decide quale personaggio della scena seguire e da quale punto di vista. Provando ad esemplificare il procedimento, è come se tutto intorno allo spettatore fosse proiettato il film, e attraverso lo smartphone si può scegliere quale punto guardare, semplicemente utilizzando i sensori di movimento.

 

 

Esperimenti già avviati. Alcune sperimentazioni in questo campo, in realtà, erano già state portate avanti: sull’applicazione gratuita Google spotlight stories si possono già seguire in questo modo quattro brevi cortometraggi, che entro fine anno diventeranno otto. Anche su Youtube sono stati resi disponibili documentari girati con questa tecnica, dove per cambiare l’inquadratura il click del mouse si sostituisce al movimento dello smartphone. L’idea tuttavia è ancora in fase sperimentale e il successo di tale intuizione resta un’ipotesi più che una certezza. Una tale innovazione creerebbe senz’altro il panico tra i registi, che non potrebbero più orientare lo sguardo dello spettatore, ma si troverebbero costretti a tener conto di una prospettiva molto più ampia, accrescendo smisuratamente il lavoro sui dettagli e sulle scenografie. Ma lo spettatore, al cinema, tornerebbe a divertirsi come un bambino...

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