L'annuncio

Il Beato Carlo Acutis sarà canonizzato: Cazzano Sant'Andrea gli dedica l’oratorio

Il giovane milanese ha vinto il sondaggio in Parrocchia, precedendo San Domenico Savio e San Filippo Neri. Il 15 dicembre la cerimonia ufficiale di intitolazione

Il Beato Carlo Acutis sarà canonizzato: Cazzano Sant'Andrea gli dedica l’oratorio
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di Giambattista Gherardi

Al termine dell’Udienza Generale in Vaticano di mercoledì 20 novembre, Papa Francesco, nella Giornata internazionale per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha reso noto che il Beato Carlo Acutis sarà Santo nel 2025. La canonizzazione del quindicenne milanese deceduto nel 2006 per una leucemia fulminante (la cui beatificazione risale al 2020), si terrà durante il Giubileo degli Adolescenti, in programma dal 25 al 27 aprile. Una notizia salutata con gioia da più parti e in particolare a Cazzano Sant'Andrea dove la parrocchia retta da don Egidio Rivola ha deciso di dedicare a Carlo Acutis l’oratorio parrocchiale, inaugurato dieci anni fa, nel 2014.

La totale ricostruzione fu portata avanti con passione dall’allora parroco don Pierino Bonomi, morto pochi mesi dopo, nel febbraio 2015, a 67 anni. «La coincidenza dell’annuncio del Papa con la nostra decisione - sottolinea don Egidio - ci riempie di gioia. Nelle ultime settimane, dal 28 ottobre al 10 novembre, abbiamo indetto un vero e proprio sondaggio online per far sì che tutti i residenti di Cazzano, unitamente ai ragazzi che frequentano da noi la catechesi pur risiedendo in altri comuni, potessero esprimere la propria preferenza. Abbiamo pubblicato online le biografie di due Santi ed un Beato, chiedendo di leggerle con attenzione di votare, eventualmente anche in un’urna posizionata in Oratorio. San Domenico Savio ha ottenuto il 25% delle preferenze, San Filippo neri il 9% e Carlo Acutis il 62%. Le schede nulle sono state il 3% e quelle bianche l’1%».

L'Oratorio di Cazzano Sant'Andrea

A Cazzano la struttura preesistente (completamente demolita) era stata eretta nel 1965. Il nuovo oratorio fu inaugurato il 14 dicembre 2014, alla presenza del vescovo Francesco Beschi. «L’oratorio - disse don Pierino Bonomi - è stato la mia “malattia” degli ultimi anni. Ringrazio i tanti “dottori” che sono giunti in mio soccorso anche nei momenti difficili. Ora alle pietre del nuovo edificio, si devono unire quelle preziose dell’umiltà dei volontari, del generoso e gratuito impegno, della gioia di contribuire al bene della comunità».

L’impegno della comunità fu particolarmente generoso, sostenuto anche da un contributo straordinario di un milione di euro da parte di Fondazione Cariplo. Nel 2016 la Sala Polivalente fu dedicata alla memoria di don Pierino, nel primo anniversario della sua morte, con una targa che riporta la frase “Chi vive nel cuore della gente, non muore mai”.

Don Pierino con il sindaco Sergio Spampatti in occasione dell'inaugurazione
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Don Pierino con il sindaco Sergio Spampatti in occasione dell'inaugurazione

Il taglio del nastro nel 2014
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Il taglio del nastro nel 2014

Per domenica 15 dicembre è stata organizzata la cerimonia di intitolazione ufficiale, dopo la messa delle 10.30. Ci sarà un pranzo conviviale e nel pomeriggio sarà possibile rivivere in video la storia del nuovo oratorio. Silvio Tomasini approfondirà la figura di Carlo Acutis e seguiranno giochi e animazione a tema con i ragazzi. «Da dicembre - aggiunge Sergio Valda a nome dei volontari - sarà possibile ordinare felpe e tshirt commemorative. Sono capi creati per celebrare un traguardo significativo per la nostra comunità».

Carlo Acutis nacque a Londra nel 1991 e si trasferì giovanissimo con la famiglia a Milano. Sin da piccolo manifestò una fortissima fede, che lo portò ben presto ad accostarsi quotidianamente all'eucarestia e alla preghiera del rosario. La spiccata religiosità non impedì mai a Carlo di vivere come un ragazzo normale: faceva volontariato, aiutava nei compiti, suonava il sax e giocava a pallone. Aveva un’incredibile predisposizione all'informatica, utilizzata come strumento di diffusione della fede e dei valori cristiani. Realizzò una mostra con pannelli dedicati ai Miracoli Eucaristici, proposta anche a Cazzano lo scorso anno. Carlo ha saputo usare le nuove tecnologie per trasmettere i valori cristiani. «Ha utilizzato la rete - aggiunge don Egidio - ma non si è fatto utilizzare».

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