Il do di petto della Donizetti Night: in 50mila in centro
Colore, allegria e creatività hanno vestito Sentierone e dintorni
Sarà anche nazional-popolare e pop, l’evento messo in piedi da Francesco Micheli per celebrare in festa il bergamasco più famoso del mondo: ma non si può negare che la Donizetti Night funzioni, sia ben orchestrata e porti con sé anche una certa qualità. È lo stesso spirito sapientemente goliardico del direttore artistico del festival donizettiano che ha guidato ieri sera, sabato 3 giugno, la manifestazione, al grido di «Viva Gaetano, viva la musica» emesso con un megafono, mentre calzava un cappello piumato
50mila presenze
La festa è piaciuta molto, e a molti: 50mila le presenze. Colore, allegria e creatività hanno vestito il centro, con i suoi venti palchi allestiti per l’occasione. Il teatro dedicato al maestro era giustamente un tripudio di luci, con visite guidate da tutto esaurito. Nel mezzo del Sentierone è tornata la carrozza di Dulcamara. Dentro Alberto Mattioli, pronto a rispondere a tutte le domande del pubblico, purché riguardino Donizetti.
Non solo lirica
In piazza Vittorio Veneto c’era aria da discoteca, con il dj set di NicoNote e poi la silent disco con Jodi Pedrali: tanti i ragazzi a ballare con le cuffie. In giro famiglie (numerosi i momenti pensati per i bambini), coppie e gruppi di amici. Tanti i sorrisi. A Donizetti sarebbe piaciuto, pensiamo.