il concorso letterario

Il lockdown raccontato dagli alunni delle medie, premiate due giovani bergamasche

Si tratta di Giulia Paris, alunna della classe 3B della scuola Don Angelo Arrigoni di Cisano Bergamasco, e di Anna Bresciani, alunna della classe 3A dell’istituto San Giovanni Bosco di Fara Gera d’Adda. Premiata anche una studentessa di Lodi

Il lockdown raccontato dagli alunni delle medie, premiate due giovani bergamasche
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Angoscia e tristezza, ma anche sentimenti di speranza e fiducia in un futuro più roseo. Sono le emozioni raccontate dagli studenti iscritti alle scuole medie di Bergamo, Lodi e Cremona che hanno partecipato al concorso letterario "Covid-19, un'esperienza da raccontare", promosso dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia in collaborazione con il Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza. I tre vincitori, premiati con un tablet e selezionati tra centinaia di elaborati presentati, sono stati: Giulia Paris, alunna della classe 3B della scuola Don Angelo Arrigoni di Cisano Bergamasco; Anna Bresciani, alunna della classe 3A dell’istituto San Giovanni Bosco di Fara Gera d’Adda; Francesca Pasquali, alunna della classe 2B della secondaria Ponte di Lodi.

«L’appuntamento di oggi conclude idealmente il percorso fatto quest’anno e le numerose iniziative con cui abbiamo rimarcato la centralità dei diritti dei bambini e di tutte le persone, anche durante la pandemia, sottolineando il ruolo della psicologia come scienza naturalmente vocata alla tutela della dignità umana – commenta Laura Parolin, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia -. Il nostro impegno non si ferma e, attraverso i nostri gruppi di lavoro e la Consulta dedicata, continueremo a proporre azioni di sensibilizzazione e iniziative per promuovere i diritti e il benessere di ogni individuo».

In particolare, questo concorso letterario invitava gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, statali e paritarie, a riflettere sull’esperienza del lockdown primaverile, esprimendo liberamente pensieri ed emozioni attraverso un tema, un testo o qualunque altra forma letteraria. «Siamo rimasti colpiti dalla risposta dei ragazzi e dalla profondità dei loro racconti – aggiunge la segretaria dell’Ordine Gabriella Scaduto, che è anche coordinatrice del progetto “La psicologia per i diritti umani -. I loro scritti restituisce la fotografia di una generazione che ha vissuto il lockdown, la chiusura improvvisa delle scuole e lo stravolgimento della quotidianità con angoscia, ma al tempo stesso non ha perso la speranza che la pandemia finisca».

«Ricorre spesso nei testi che abbiamo esaminato l’importanza delle regole – prosegue Riccardo Bettiga, garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Regione Lombardia -, che i ragazzi conoscono e cercano di seguire pur con qualche fatica, così come la consapevolezza che esistono diritti che, anche in una situazione di emergenza, non devono essere calpestati. Appena le condizioni lo permetteranno, ho promesso ai vincitori e agli insegnanti che andrò in visita nelle loro scuole per confrontarci proprio sul tema dei diritti»

Al concorso «Covid-19, un'esperienza da raccontare» hanno inoltre collaborato gli autori e scrittori Francesco Carofiglio e Roberto Piumini; Fiammetta Casali, child right advisor; Enrico Molinari, professore ordinario di psicologia clinica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; e Gloriana Rangone, referente del gruppo di lavoro OPL per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

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