Il ragazzo bergamasco che si paga università e affitto a Milano facendo il tassista per cani e gatti
«Lavoravo in un bar, ma mi occupava tutte le sere. Poi un asilo per quattro zampe mi ha chiesto se fossi disposto a viaggiare. Gli animali in auto sono tranquillissimi»
di Matteo Rizzi
«La mattina mi sveglio, prendo il furgone e vado a prenderli a casa loro per portarli all’asilo». Tutto normale, non fosse che si sta parlando di cani: è il lavoro di Andrea, universitario bergamasco di 23 anni che studia lettere moderne da fuorisede alla Statale di Milano. «Non saprei come definire il lavoro, tecnicamente sul furgone c’è scritto Taxipet, quindi direi che di fatto faccio il tassista per cani».
Il grosso del lavoro si svolge a Milano: «Tendenzialmente sono persone che abitano e lavorano in città e che hanno bisogno di qualcuno che badi ai loro cani durante la giornata. In molti si rivolgono all’asilo e non semplicemente ai dogsitter perché percepiscono l’importanza per i loro cani di passare del tempo con altri cani. Per farlo si appoggiano alla struttura per cui lavoro, che di fatto è una pensione per cani che però offre diversi servizi aggiuntivi, tra cui appunto la navetta».
Andrea ha iniziato questo lavoro da poche settimane. Oltre a vari altri lavori, prima lavorava come barista: «Ma non mi piaceva, più che altro occupava le sere, che per me sono sempre stati i momenti più produttivi, sia che si trattasse di fare le mie cose, come studiare o suonare, sia che si trattasse banalmente di divertirmi. Con questo lavoro nuovo, per quanto sembri assurdo, riesco tranquillamente a pagarmi l’affitto a Milano e ad avere anche abbastanza tempo libero nelle ore che mi interessano di più».
Si diceva che il grosso del lavoro si svolge su Milano, ma non è tutto: «Tra gli altri servizi che offre l’asilo c’è anche il trasporto: di fatto si tratta di accompagnare persone con animali lungo i tragitti che richiedono. Può essere che si tratti di andare a prendere le persone a casa e accompagnarle in stazione, sempre su Milano, ma capitano anche richieste più particolari: pochi giorni fa sono dovuto andare in Liguria perché una signora aveva richiesto il servizio per farsi accompagnare a Milano con la sua gatta. A me piace molto stare in auto, mio padre faceva il camionista e quando ero più piccolo, e le leggi ancora lo consentivano, mi è capitato di accompagnarlo lungo i suoi tragitti. Mi piace stare in autostrada e ho una passione irrazionale per gli autogrill, perché mi ricordano le vacanze con mia madre o le gite scolastiche, quindi anche andare lontano non mi pesa».
I lati negativi? «L’unico che mi viene in mente - spiega Andrea - è il traffico del mattino, perché comunque si tratta spesso di attraversare Milano negli orari di punta. Poi è un po’ imprevedibile come orari, perché ovviamente essendo un servizio alle persone bisogna assecondare le loro esigenze. Però sono davvero cose trascurabili. È un lavoro molto rilassante e comunque la maggior parte del tempo sono in compagnia di cani tranquilli e affettuosi. (...)