Il Vesuvio e le altre: pizze donate a medici e infermieri (a Bergamo, Seriate e Ponte)
La pizzeria di Borgo Santa Caterina ha donato 50 pizze al Papa Giovanni; la 7 Ponti di Cenate una trentina al Bolognini; il Massimo della Pizza di Ponte San Pietro ne porta un po' tutte le sere al Policlinico
L'amico infermiere conferma tutto quello che si sta dicendo in queste ore e il suo racconto è accorato. Però a un certo punto dice: «Ieri sera la pizzeria Vesuvio ci ha fatto arrivare, a noi del Papa Giovanni, cinquanta pizze. Ce le hanno regalate. Sono cose che fanno tanto piacere, ti fanno sentire vicina la città e ne abbiamo bisogno. Perché ci sono momenti in cui non ce la facciamo più, ci sono momenti in cui ti senti impotente, vedi morire le persone e non puoi aiutarle più di tanto. È una situazione terribile».
Le pizze del Vesuvio di borgo Santa Caterina sono arrivate al responsabile del pronto soccorso, erano già tagliate e sono state messe su un carrello e portate nelle diverse sale. «Sono arrivate a mezzogiorno, nel momento migliore, siamo andati in un cucinino a mangiare e poi siamo tornati in trincea, è stato un momento di respiro, importante. In questi giorni ci sono state altre cose di questo genere, sono arrivate diverse torte, preparate in casa da persone private. Ce le hanno portate, tutte con lettere di incoraggiamento».
Altre pizzerie hanno fatto come il Vesuvio. Per esempio la 7 Ponti di Cenate ha fatto avere al pronto soccorso di Seriate una trentina di pizze. A Ponte San Pietro, il Massimo della Pizza di via Cavour, pizzeria d'asporto, porta tutte le sere delle pizze al pronto soccorso del Policlinico.