Il video che racconta la storia di Fabio Cancelli, guarito dal Covid grazie ai medici di Rovereto
Geometra bergamasco di 54 anni, ha contratto il Covid a marzo 2020. Durante il ricovero, ha stretto amicizia con un albergatore di Canazei
Fabio Cancelli, geometra bergamasco di 54 anni, ha contratto il Covid a marzo dell’anno scorso, nel pieno della prima ondata. Si è ammalato gravemente, tanto da dover essere ricoverato al Papa Giovanni XXIII. I medici però per salvargli la vita hanno dovuto trasferire Fabio nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Rovereto, diretto dal dottor Giovanni Pedrotti, dove dopo diversi giorni si è ripreso.
E proprio la storia di rinascita di Fabio è la protagonista del video Ritorno alla vita realizzato dall’Apt della Val di Fassa in collaborazione con l’Azienda per i Servizi Sanitari di Trento. «Le vicende come la mia ti cambiano la vita – commenta -. Capisci che le cose importanti sono la famiglia, gli amici e il tempo libero, da trascorrere con le persone a cui tieni».
Alla fine di maggio di quest’anno Fabio Cancelli ha ripercorso a bordo della propria automobile il viaggio compiuto un anno fa in ambulanza, del quale non ricorda nulla, per andare a ringraziare il primario e lo staff del Santa Maria del Carmine. «Siete stati degli angeli, mi avete salvato», ha detto cogli occhi lucidi e il sorriso nascosto sotto la mascherina.
«Sapere che Cancelli come altri pazienti, protagonisti assieme a noi di un momento storico straordinario caratterizzato da incertezze e paure, ne sono usciti bene – osserva il dottor Pedrotti - è una grande soddisfazione».
Fabio però, dopo aver fatto tappa a Rovereto, ha proseguito il suo viaggio verso la Val di Fassa per incontrare Angelo Fosco, un albergatore di Canazei con cui ha stretto amicizia durante gli ultimi giorni di ricovero.
«Avevo promesso ad Angelo che sarei andato a trovarlo una volta superata la pandemia – dice -. Amo molto la montagna, in particolare il Trentino e per rilassarmi mi capita spesso di osservare, dalle webcam, Canazei e le Dolomiti». Così i due amici si sono ritrovati per parlare, finalmente con un po’ di serenità, della brutta avventura superata, scambiandosi battute in bergamasco e in ladino.