La dieta perfetta per Fido e Fufi (sì, anche loro ne hanno una)
Di norma è tutto in regola con le vaccinazioni dei nostri amici animali, cani e gatti; perfetto anche il pelo con sedute accurate dal barbiere; puntuale anche lo spazio ricreazione con le passeggiate al parco e gli incontri di razza. Dunque è al top la cura che riserviamo ai nostri pet? Siamo vicini a un ottimo voto di cura e attenzione, ma manca ancora qualcosa. Occorre, infatti, perfezionare la dieta: talvolta troppo monotona e affidata per lo più a croccantini o scatolame. Mentre i Centers for diseases control (Cdc) americani raccomandano l’integrazione anche con cibi naturali e l’attenzione alle modalità di preparazione, conservazione e pulizia dei cibi dedicati ai nostri animali.
Varia e bilanciata. Esattamente come la nostra dieta: così deve essere anche quella dei compagni a quattro zampe. Alternando il cibo di produzione industriale che è garanzia di sicurezza e bontà, perché passa attraverso rigorosi controlli prima, durante e dopo il processo di produzione come imposto dalle normative comunitarie e nazionali, a alimenti più naturali. Gli esperti americani e i veterinari, compresi gli italiani, ricordano infatti che prima dell’introduzione di prodotti industriali finiti, gli animali domestici erano nutriti con cibi a base di carne, verdure, pane e pasta. I quali non devono mancare neppure nelle scodelle di cani e gatti, contribuendo a mantenere meglio l’animale in salute.
La dieta doc di cani e gatti. Il sano equilibrio dietetico è dato da un mix naturale di cibi animali e vegetali che apportano tutti i necessari e benefici principi nutrizionali al nostro affezionato pet. Allora cosa mettere in tavola all’ora del pasto, se il piatto è di preparazione domestica? Sono da privilegiare ingredienti quali:
- Olio di cocco: la sua ricchezza sta nell’acido laurico che contrasta, fino anche a distruggere, l’azione di virus e batteri proteggendo l’animale da possibile infezioni, ma anche dal cattivo odore emanato dal pelo, ferite infette e zampe incrinate. Insomma agisce da potenziatore delle difese e del sistema immunitario.
- Carne magra: pollo, tacchino, manzo, agnello e maiale sono ottimi per gli animali perché apportano aminoacidi e vitamine del gruppo B.
- Fegato: con moderazione e in piccole quantità e una tantum a settimana sono le regole per il consumo di fegato, comunque necessario perché è un’ottima fonte di ferro, vitamina K e minerali.
- Salmone e tonno: ricchi di acidi grassi Omega 3 che mantengono il pelo lucido e sano e rafforzano il sistema immunitario. Forniscono anche proteine e vitamine che sono più facilmente assorbibili se l’alimento è consumato cotto al vapore.
- Uova: sono ottime per i cani. Vanno bene mangiate cotte sode o, meglio, crude amalgamate col cibo. Nutrono l’animale non solo di tutti gli amminoacidi completi ma anche di vitamine e minerali.
- Fiocchi d’avena: sono energetici per i cani, danno loro forza e vitalità. Vanno serviti morbidi, ammollati in precedenza in un po’ d’acqua.
- Pasta e riso: vanno proposti senza condimento, né sale né olio, e totalmente scotti per consentirne la digestione. Apportano, come è norma, carboidrati.
- Carote: sono fra le verdure più buone per il cane perché sono fonte di preziose e salutari vitamine e fibre.
- Frutta: ma che sia dolce. La selezione ad hoc è, ad esempio fra frutti quali mele, pere e banane, ma sempre in quantità modeste e consumate in estate. Inoltre la frutta va mangiata lontano dai pasti per evitare che fermenti a contatto con altri cibi.
In buona sostanza, sono da privilegiare nella dieta dei pet, alimenti che siano ricchi di sostanze con azione antiossidante e in parte anti-aging, come:
- Pigmenti vegetali: cioè polifenoli o bioflavonoidi, contenuti soprattutto in verdure a foglia verde, barbabietole, frutti di bosco.
- Vitamine: in particolare E, A e C presenti in semi di girasole, mandorle, albicocche, arance, kiwi, cavoli.
- Minerali ed enzimi: tra cui selenio, zinco, glutatione e coenzima Q10 che si trovano soprattutto in broccoli, cereali integrali, uova, sardine, curcuma, mele, zucca.
Come accorgersi se il cane ha mangiato male. Prurito, fosfora, flatulenza, alito cattivo, diarrea, danni ai reni, articolazioni fragili sono alcuni segni indicatori che il cane o il gatto stanno seguendo un regime alimentare sbagliato e disturbante. Altrettanto importante oltre alla qualità della dieta, è anche la quantità dei cibi, infatti mantenere l’animale normopeso fa la differenza sul suo stato di salute. Il sovrappeso, problematica piuttosto comune soprattutto negli animali a quattro zampe senior, tra 7-10 anni, espone a un maggiore rischio di sviluppare diabete, epatopatia, artrosi, fino a alcune forme di tumore. Dunque attenzione alla bilancia anche per gli amici animali!
Consigli pratici. La cura nella manipolazione dei cibi, dalla preparazione, alla conservazione e pulizia, è fondamentale per limitare quanto più possibile il rischio di intrusione e attacco di virus e batteri, di cui i più comuni sono la Salmonella e Listeria, presenti soprattutto negli alimenti crudi. I quali vanno evitati se possibile o comunque trattati, raccomandano i Cdc, con molta attenzione. Ovvero pulendo e disinfettando tutte le superfici con cui il cibo crudo è venuto a contatto, compresi microonde, posate e frigorifero, con l’avvertenza di non scongelare l’alimento crudo nel lavandino. Occorre poi usare utensileria ad uso esclusivo del cane o del gatto, come scodelle, cucchiai e mestoli separati, per evitare la trasmissione ai membri della famiglia di eventuali infezioni e germi, Salmonella soprattutto, che possono essere contenuti anche in cibo confezionato, secco e inscatolato. Il consiglio fondamentale è lavarsi sempre le mani dopo aver dato da mangiare al proprio animale, non farsi leccare specie mani e viso appena terminato il pasto, e conservare il suo cibo fuori dalla portata dei bambini e dai luoghi utilizzati per preparare il cibo da portare in tavola. Riguardo infine alla conservazione, gli alimenti degli animali vanno tenuti in confezioni originali, in una borsa pulita, posta in un contenitore di plastica chiuso e in caso di avanzi, è bene conservarli, refrigerarli o buttarli subito, senza far trascorrere troppo tempo dalla preparazione.