Bel progetto

La Scuola Imiberg non si ferma e organizza un Centro Estivo (in totale sicurezza)

L'idea nata per venire incontro alle esigenze di famiglie e bambini. Un progetto elaborato con la consulenza del dott. Marco Rizzi, direttore dell’Unità Malattie Infettive del Papa Giovanni

La Scuola Imiberg non si ferma e organizza un Centro Estivo (in totale sicurezza)
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L'Istituto Imiberg di via Santa Lucia a Bergamo non si è mai fermato, così come tante altre scuole della città. Fin dai primi giorni dopo la chiusura imposta a fine febbraio, dirigenti e insegnanti si sono attivati per trovare le modalità migliori per la didattica a distanza. Ma anche ora, che la scuola sta finendo e si potrebbe “tirare il fiato” dopo lo sforzo straordinario di questi mesi, all'Imiberg sono attivi, perché la situazione critica per le famiglie non è finita.

Così, le maestre della scuola dell’infanzia, guidate dalla preside e dalla coordinatrice didattica, si sono messe a disposizione per garantire un servizio fondamentale per le famiglie e per i bambini: un centro estivo. Il progetto dovrebbe prendere il via il 22 giugno e protrarsi fino al 31 luglio. Sarà ovviamente aperto a tutti gli iscritti alla scuola dell'infanzia dell'istituto, ma anche ad altri bambini della città. Si sta pensando a due fasce orarie: una part time (dalle 8 alle 13) e una full time (dalle 8 alle 15).

Il centro estivo sfrutterà i grandi spazi esterni dell'Imiberg, col rispetto di tutte le linee guida ministeriali (dal triage all'ingresso, con lavaggio mani e prova della temperatura, al rapporto di un educatore ogni cinque bambini) e la previsione anche di zone coperte in caso di maltempo. Dal punto di vista ludico-educativo, i bambini verranno suddivisi in Compagnie; ognuna di esse avrà una Base e sarà lì che i piccoli potranno, insieme alle maestre, sfogare tutta la loro creatività, dando vita a tante "avventure" divertenti ma sempre improntate a diversi aspetti dell'educazione. Non ci sarà un programma specifico, sarà anche un modo per aiutare i bambini a ritrovare uno "spazio sociale" dopo il lungo isolamento. Per questo, prima che il progetto parta, le famiglie degli iscritti verranno chiamate per sapere come i piccoli hanno passato questi mesi e quali sono state le principali difficoltà o i problemi che le famiglie hanno riscontrato.

Il progetto non si ferma però alla scuola dell’infanzia: è allo studio una proposta anche per la primaria. «I bambini hanno bisogno di tornare a una socialità che va oltre le mura domestiche - Nicoletta Galizzi, dirigente della scuola dell’infanzia e della scuola primaria -. Per questo abbiamo aderito al Patto Educativo di Territorio proposto dal Comune di Bergamo e stiamo lavorando per offrire un servizio utile e sicuro aperto a tutti, non solo per i nostri alunni».

Centrale sarà, oltre naturalmente ai contenuti della proposta ludico-didattica, anche la sicurezza. La scuola Imiberg si sta attrezzando con tutti i dispositivi necessari e sta riorganizzando gli spazi (puntando decisamente su quelli all’aperto) per poter garantire il rispetto di tutte le norme igieniche e di distanziamento sociale. Per fare questo ha richiesto una consulenza eccezionale: quella del dott. Marco Rizzi, direttore dell’Unità Malattie Infettive del Papa Giovanni, per programmare insieme a lui tutti i protocolli necessari.

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