Le scarpette rosse contro la violenza sulle donne arrivano anche in centro città
Il 14 ottobre, dalle 15 alle 18, in via XX Settembre sarà possibile trovare le operatrici che stanno portando avanti sul territorio bergamasco il progetto
Sabato 14 ottobre, dalle 15 alle 18, in via XX Settembre (angolo via Sant’Alessandro) a Bergamo, sarà possibile trovare le operatrici della cooperativa Generazioni Fa, che stanno portando avanti sul territorio bergamasco il progetto dell’associazione bresciana "Maddalina" contro la violenza sulle donne.
"Le scarpette dell’inclusione" (questo il titolo dell'iniziativa) punta alla realizzazione, grazie alle volontarie e ai volontari, di scarpette rosse cucite ai ferri, le quali possono essere realizzate da chiunque voglia acquistando un set del costo di 6,90 euro. L’insieme dei lavori verrà poi esposto sia a Brescia che a Bergamo (al Centro Culturale di Celadina, in via Daste Spalenga 13-15) il 25 novembre, giornata dedicata alla lotta alla violenza sulle donne.
«Noi saremo presenti per spiegare come siamo arrivate alla realizzazione del progetto e daremo la possibilità a chiunque voglia di prenderne parte. Si può acquistare il kit (filo di lana rossa di Silke by Arvier, ndr) e poi le scarpette verranno realizzate a casa. Chiediamo alle donne di restituircele per l’istallazione del 25 novembre», spiega Jole Villa, della cooperativa Generazioni FA. Che aggiunge: «Il ricavato verrà utilizzato per dare vita a borse di studio da dare alle donne vittime di violenza e ai loro figli, creando la reale possibilità di ricostruirsi un futuro».
Le scarpette esposte potranno poi essere comprate, a installazione terminata, attraverso una donazione e il ricavato verrà interamente devoluto per permettere alle donne di frequentare diversi percorsi di formazione: «Il tutto avverrà in maniera completamente trasparente - rassicura Jole Villa -, le donazioni potranno essere fatte attraverso un Iban che diffonderemo più avanti».
L’operatrice si dice molto soddisfatta del successo riscosso dall’iniziativa: «Tante persone hanno deciso di aderire al progetto. Mi fa molto piacere vedere tutto l’interesse che si muove attorno all’attività de "Le scarpette dell’inclusione". Siamo fiduciosi che tutto ciò porti ad una reale possibilità di restituire il futuro a tantissime donne».