Legambiente premia i "Comuni Ricicloni" lombardi: in testa c'è la Bergamasca
La nostra provincia svetta con ben 66 enti locali virtuosi, che hanno raggiunto il traguardo dei 75 kg di residuo secco indifferenziato prodotto per ogni abitante
Continua a crescere in Lombardia il numero dei “Comuni Ricicloni”, ossia quelli premiati da Legambiente per le elevate performance raggiunte in merito alla raccolta differenziata, all’economia circolare, allo sviluppo sostenibile e alle buone pratiche. Riconoscimenti che sono stati consegnati oggi (giovedì 10 marzo), a Palazzo Reale, a Milano, in occasione della V edizione di Ecoforum.
Su un totale di 1.506 Comuni, sono 318 le Amministrazioni lombarde che hanno raggiunto il traguardo dei 75 chilogrammi di residuo secco indifferenziato prodotto per ogni abitante in un anno, risultato che li pone di diritto nella classifica stilata da Legambiente per il 2020.
Un campione che rappresenta il 21% dei Comuni, pari al 17% dei cittadini lombardi che, con i loro comportamenti virtuosi, hanno reso possibile il raggiungimento del 73,3% di raccolta differenziata nella nostra regione. In vetta alla graduatoria spicca la provincia di Bergamo, che conta ben 66 Comuni Ricicloni, seguita da quella Mantova (con 47 Comuni) e della città di metropolitana di Milano (con 43 comuni). Fanalino di coda le province di Lodi (con 3 Comuni), di Pavia e Lecco (2 Comuni) e di Sondrio (1 Comune).
In classifica entrano per la prima volta una trentina di comuni, un dato importante come segnale di attenzione verso la prevenzione dei rifiuti. Altra menzione particolare, per quantità di indifferenziato residuo, va a Mantova, che riesce ad avvicinarsi al parametro “rifiuti free” con 85 chilogrammi per abitante all’anno d’indifferenziato e una percentuale di raccolta differenziata all’83 per cento.
Questo quadro è emerso sulla base dei dati del 2020 messi a disposizione dal sistema O.r.So. (Osservatorio Rifiuti SOvraregionale) di Arpa Lombardia. «Applicativo che è uno strumento diffuso a livello nazionale, riconosciuto e utilizzato come fonte attendibile anche da numerosi soggetti “non istituzionali” impegnati nella divulgazione dei temi ambientali - ha ricordato Fabio Carella, direttore generale dell'Agenzia, presente alla premiazione -. Un imponente database, frutto di decenni di attività di controllo sugli impianti e di supporto tecnico-scientifico alle autorità amministrative, ma anche di un costante collegamento dell’Agenzia col territorio».
«Da novembre 2021 – prosegue Carella – O.r.So. è stato integrato con la sezione “market inerti”, punto d’incontro tra domanda e offerta dei materiali derivanti dal recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione, che contribuisce a dare slancio alle attività di recupero e limitare l’utilizzo di nuove risorse naturali. Inoltre, entro il 2022, verrà attivata la nuova sezione “fanghi” che consentirà la completa informatizzazione delle comunicazioni sull’utilizzo dei fanghi biologici in agricoltura, migliorando anche la capacità di analisi dei flussi».