Il diritto di studiare

L'Università degli Studi di Bergamo accoglie tre giovani rifugiati meritevoli

Prosegue l’impegno di UniBg nell’accoglienza di giovani con status di rifugiati, nell'ambito del progetto Unicore

L'Università degli Studi di Bergamo accoglie tre giovani rifugiati meritevoli
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Sono trentacinque le università italiane che parteciperanno al progetto Unicore, giunto quest'anno alla sua quinta edizione: tra queste c'è anche l'Università degli Studi di Bergamo, che rinnova la sua adesione. Attraverso l'iniziativa, l'Ateneo orobico ha accolto una studentessa iscritta a Pmts - Planning and Management of Tourism Systems nell'anno accademico 2021/2022 e due studenti, una iscritta a Islli - Intercultural Studies in Languages and Literatures e uno iscritto a Management Engineering, nell'a.a. 2022/2023, tutti provenienti dal continente africano.

L'obiettivo di questa quinta edizione di Unicore (University Corridors for Refugees, frutto del partenariato di Unhcr Italia con Fondazione Diakonia Onlus, strumento operativo di Caritas diocesana bergamasca, Diaconia Valdese e Associazione Casa di Case APS) è dare infatti la possibilità a 61 rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia. Gli studenti, attualmente provenienti da Kenya, Niger, Nigeria, Sud Africa, Uganda, Zambia e Zimbabwe, sono selezionati sulla base del merito e della motivazione, attraverso un bando pubblico.

Nell'ambito del progetto Unicore, UniBg si occupa di assegnare le borse di studio, mentre gli enti partner ospitano i ragazzi in case-alloggio con educatori dedicati, che li aiutano a creare una rete locale in cui inserirsi e occasioni di svago, oltre a supportarli economicamente e negli adempimenti per costruirsi un futuro solido.

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C'è chi andrà negli Usa, chi tornerà dalla famiglia

«Gli studenti arrivati in UniBg - spiega la dottoressa Elena Gotti, dirigente dell'Area Didattica e servizi agli studenti dell'Università - hanno storie incredibili e si stanno muovendo molto bene: la studentessa iscritta a Pmts ha in programma di laurearsi a giugno o luglio 2023, ha già fatto uno stage a Roma e a breve partirà per gli Usa per un’esperienza didattica ad Harvard. Lo studente di Management Engineering, invece, ha lasciato una moglie, una figlia e un bimbo in arrivo per investire sulla sua formazione e un domani, rientrando, darà alla sua famiglia un futuro migliore. Proprio queste esperienze di vita sono motivo di grande orgoglio per la rete di solidarietà in cui è inserito il nostro Ateneo».

Altra opportunità offerta dall’Università degli studi di Bergamo a sostegno dei rifugiati è rappresentata dal bando borse titolari protezione internazionale - Crui. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Interno e dalla Crui, con la partecipazione dell’Andisu, ha l’obiettivo di sostenere il diritto allo studio per l’accesso a corsi di laurea, laurea magistrale e dottorato di ricerca presso le università italiane di cento giovani studenti meritevoli, titolari di protezione internazionale, costretti a interrompere il percorso di studi avviato nel Paese d'origine.

L’Ateneo orobico quest'anno conta quattro studenti beneficiari delle borse Crui, iscritti a tre corsi di laurea triennale, ovvero Economia, Economia Aziendale e Lingue e letterature straniere moderne.

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