Foto e video del giorno dei giorni

I mille volti della felicità Pronti a volare in Europa?

I mille volti della felicità Pronti a volare in Europa?
Pubblicato:
Aggiornato:

[Foto di Marco Cerescioli e di Mario Rota]

Prima la trepidante attesa, poi la grande carica agonistica del match e infine la festa del popolo e dei giocatori fino a notte fonda. L’Atalanta torna a qualificarsi per l’Europa ben 26 anni dopo l’ultima volta (era il 1990 e successe per la Coppa Uefa 1990/1991) e il 13 maggio 2017 resterà nella storia come il “giorno dei giorni”. Il pareggio per 1-1 col Milan vale il sesto posto solo per la matematica, ma se finisse oggi, il campionato, la Dea sarebbe quinta per la differenza reti generale.

L’incredibile attesa di un popolo intero. Inutile far finta di nulla, l’attesa di questa partita di tutto il popolo orobico è stata semplicemente incredibile. Per tutta la settimana, nonostante il susseguirsi di emozioni da urlo in tema atalantino tra stadio, nuovo inno e rinnovo di Gasperini, i tifosi hanno focalizzato l’attenzione su un obiettivo chiamato Europa che non è mai stato veramente in dubbio nelle ultime settimane, ma che andava solo chiuso. La notte prima di Atalanta–Milan sono stati molti quelli che hanno faticato a prendere sonno e anche durante la giornata le cose non sono andate benissimo. C’è stato chi ha svegliato il cane per una passeggiata alle 5.45, chi ha chiuso occhio solo due ore e chi invece ha deciso di farsi la doccia prima di andare allo stadio alle 13.30. Ben 7 ore e 15 minuti prima del fischio d’inizio.

 

ATMI2211
Foto 1 di 20
ATMI2232
Foto 2 di 20
ATMI2241
Foto 3 di 20
ATMI2259
Foto 4 di 20
ATMI2277
Foto 5 di 20
ATMI2356
Foto 6 di 20
ATMI4350
Foto 7 di 20
ATMI5825
Foto 8 di 20
ATMI5828
Foto 9 di 20
ATMI5836
Foto 10 di 20
ATMI5842
Foto 11 di 20
ATMI5871
Foto 12 di 20
ATMI5882
Foto 13 di 20
ATMI5893
Foto 14 di 20
ATMI5899
Foto 15 di 20
ATMI5917
Foto 16 di 20
ATMI5929
Foto 17 di 20
ATMI5983
Foto 18 di 20
ATMI6000
Foto 19 di 20
ATMI6061
Foto 20 di 20

La grande carica del match. Allo stadio, fin dalle 19, il clima che si respirava era di grandissima attesa e quando l’Atalanta è sbucata dal tunnel per il riscaldamento il ruggito dello stadio è diventato clamoroso. La spinta dei tifosi, il grande impatto visito delle bandierine ma anche dei cartoncini nerazzurri in Creberg e della festosa coreografia della Morosini hanno completato il grande colpo d’occhio atalantino che è stato interrotto solo dalla premiazione a Sofia Goggia, sciatrice di caratura mondiale che il presidente Percassi ha omaggiato di una maglia prima del fischio d’inizio. Durante la partita, l’Atalanta ha controllato senza problemi e il pubblico è sembrato sempre un po’ sospeso tra il sogno ormai sempre più vicino e la voglia di vincere per chiudere definitivamente i conti anche con il quinto posto. Qualche fiammata, l’occasione fallita dal Papu e poi via ai festeggiamenti con il gol di Conti da attaccante vero su papera di Donnarumma. Lo stadio, dall’intervallo in poi è stato una bolgia assoluta e anche nella ripresa (nonostante il pareggio irregolare di Deulofeu abbia sporcato un po’ la gioia di tutti) il livello di adrenalina e soddisfazione ha raggiunto livelli assoluti.

 

 

1-1 al fischio finale, via alla festa. Il pareggio sancito da Rocchi al fischio finale ha dato la stura ai festeggiamenti, in campo la squadra ha come sempre dato sfogo a tutta la sua gioia con la corsa verso la Curva Pisani e subito dopo il rientro negli spogliatoi la festa è continuata con il presidente Percassi, il figlio Luca e gli altri dirigenti insieme ai giocatori. I tifosi si sono mossi in corteo dallo stadio fino al centro della città, l’arrivo al Quadriportico ha completamente paralizzato il traffico e la gioia in Porta Nuova è stata irrefrenabile. Per rendere tutto ancora più indimenticabile, cori, torce, tamburi e megafoni insieme agli immancabili bandieroni sono risaliti per tutta via XX settembre, poi da Piazza Pontida in via Sant’Alessandro e poi ancora alla rotonda dei Mille. Qualcuno avrebbe voluto andare verso Città Alta ma dopo tanto sforzo per arrivare in centro sarebbe stato complicato spinersi fino sulle mura trascinandosi qualche centinaio di metri di serpentone umano che ha squarciato il silenzio del centro città osannando l’Atalanta.

MRX12494
Foto 1 di 32
MRX12497
Foto 2 di 32
MRX12501
Foto 3 di 32
MRX12506
Foto 4 di 32
MRX12521
Foto 5 di 32
MRX12524
Foto 6 di 32
MRX12527
Foto 7 di 32
MRX12537
Foto 8 di 32
MRX12540
Foto 9 di 32
MRX12541
Foto 10 di 32
MRX12544
Foto 11 di 32
MRX12546
Foto 12 di 32
MRX12551
Foto 13 di 32
MRX12557
Foto 14 di 32
MRX12586
Foto 15 di 32
MRX12591
Foto 16 di 32
MRX12595
Foto 17 di 32
MRX12604
Foto 18 di 32
MRX12607
Foto 19 di 32
MRX12629
Foto 20 di 32
MRX12633
Foto 21 di 32
MRX12693
Foto 22 di 32
MRX12739
Foto 23 di 32
MRX12742
Foto 24 di 32
MRX12763
Foto 25 di 32
MRX12765
Foto 26 di 32
MRX12825
Foto 27 di 32
MRX12827
Foto 28 di 32
MRX12839
Foto 29 di 32
MRX12842
Foto 30 di 32
MRX12850
Foto 31 di 32
MRX12526-2
Foto 32 di 32

Giocatori in discoteca, Gasperini travolto dall’affetto. Dopo aver lasciato lo stadio i giocatori si sono trasferiti ai Giardini, ristorante ai piedi di Città Alta, per la cena, e si sono mischiati anche con i tifosi in festa. Raimondi e Migliaccio si sono intrattenuti partecipando a cori e applausi, tutto il gruppo si è poi spostato al Capogiro di Curno per continuare a fare baldoria dopo aver riportato un popolo intero in Europa. Grazie ad alcune storie su Instagram si sono visti il balletto del Papu con la sua Hit sparata a mille dalla consolle e soprattutto il perfetto mix di giovani e meno giovani. Anche in questo contesto i soliti Raimondi e Migliaccio si sono coinvolti nei balli. Il tecnico dell’Atalanta Gasperini è invece rientrato a casa intorno alle due, ma abitando in pieno centro non ha potuto sottrarsi all'abbraccio della gente rimasta in zona. Con il sorriso stampato in volto, pare che il tecnico abbia invitato tutti a preparare i passaporti. Mister, nulla da temere: qui nessuno vuol farsi trovare impreparato.

 

 

 

 

 

 

Seguici sui nostri canali