Da Mimmo ai Colli ora ha la pizza Un mito al golf club di Longuelo
Un nuovo pezzo della lunga storia di Mimmo è stato scritto ieri sera, venerdì 8 febbraio. La prima pizza di Bergamo, cioè quella di Mimmo, è stata portata ora anche nel Ristorante Da Mimmo ai Colli, all’interno del golf club di Longuelo. Il ristorante gestito da Max Amaddeo, il più piccolo dei figli del signor Mimmo e della signora Lina, ora è anche una pizzeria. Sempre in città, ma in un parco circondato dai Colli. E con un grande parcheggio, che non guasta.
Trecento persone all’inaugurazione. Affollata la “prima”. Amici per lo più, di questa grande famiglia di ristoratori che da oltre sessant’anni opera sul territorio. L’evento è stato anche l’occasione per presentare la nuova avventura di famiglia: il laboratorio gastronomico Lina FoodLab da poco avviato nel quartiere di Redona. Voluto e guidato da Massimo Amaddeo (terza generazione, classe 1986 e primo nipote di Mimmo), con una laurea in ingegneria navale, rispecchia il suo essere cresciuto tra buon cibo e ottime materie prime, cui ha aggiunto una grande curiosità e competenza per le tecnologie innovative. Nel laboratorio arrivano materie e prodotti che poi saranno lavorati o semilavorati e distribuiti nei ristoranti a marchio Mimmo e non solo. Un modo, anche, per ridurre l’afflusso di diversi fornitori in Città Alta che ora convergono nel laboratorio e da qui, due volte al giorno, partono le consegne nel centro storico e ai Colli.
«Diffusione di una cultura». Roberto Amaddeo, introducendo la serata, ha sottolineato che «a noi non interessa espanderci, non abbiamo mire di questo tipo. Ci interessano solo due cose: coltivare la passione per la pizza e valorizzare il luogo in cui siamo (il Golf dei Colli). La nostra scommessa è lanciare il ristorante-pizzeria in questo luogo meraviglioso che non è un club esclusivo, ma è per tutti ed è aperto a tutti. Non c’è strumento migliore per dirlo che offrire la pizza: un veicolo di condivisione, di festa».
«Grazie alla famiglia Percassi». Massimo Amaddeo ha ringraziato «la famiglia Percassi e la direzione del Golf Club, che ci hanno dato questa opportunità. Molti ci chiedevano lo sforzo di essere raggiunti più facilmente rispetto a Città Alta. Questo posto è l’ideale perché è immerso nel verde, comodo e finalmente dotato di un parcheggio. Gli anni per noi passano, ma dietro di noi c’è già una nuova generazione pronta a prendere in mano la tradizione della famiglia. Il laboratorio che abbiamo realizzato e che rufornisce i nostri ristoranti ha un’impronta anche ingegneristica ed è affidato alle mani giovani e sapienti di nostro nipote Massimo. La qualità dei prodotti che offriamo è scelta, lavorata e controllata da lui».
C’era anche Gasp. Alla serata ha partecipato anche Gasperini, allenatore dell’Atalanta, che ha particolarmente apprezzato i prodotti del territorio e la loro qualità, la pizza e la calda accoglienza dello staff Mimmo. Che non ha nascosto la propria appassionata devozione per il mister.