lotta allo spreco alimentare

Nasce ZeroSprechi, l’applicazione per donare il cibo che non consumiamo

Per finanziare l'app è stata lanciata una raccolta fondi su Rete del dono. Il progetto punta a creare una rete di contatti per scambiare cibo ancora commestibile (ma che andrebbe sprecato) di casa in casa, grazie a punti di raccolta prestabiliti

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Ad oggi oltre il 30 per cento del cibo prodotto viene buttato nell’immondizia perché non viene consumato. Per ridurre gli scarti alimentari la città di Bergamo, grazie al contributo di EY Foundation Onlus, è al lavoro per sviluppare l’applicazione ZeroSprechi.

Nello specifico, il progetto punta a creare una rete di contatti per scambiare cibo ancora commestibile (ma che andrebbe sprecato) di casa in casa grazie a punti di raccolta prestabiliti. Per concretizzare questa iniziativa serve però l’aiuto dei cittadini: da oggi (giovedì 18 febbraio) e fino al 12 aprile sul sito “Rete del dono” è possibile donare anche una piccola cifra per consentire lo sviluppo della app (QUI il link per dare il proprio contributo).

Al momento grazie alla campagna di crowd-funding sono stati raccolti circa 370 euro. Per realizzare l’infrastruttura tecnica l’obiettivo economico da raggiungere è di poco superiore a 24mila euro; basterebbe che da ognuno dei 240 Comuni della Bergamasca si raccogliessero circa 100 euro.

Come funziona l’app

Ma vediamo concretamente in che modo è possibile ridurre gli sprechi alimentari. Poniamo che si abbiano ricevuti in dono troppi panettoni per Natale e che non si riescano a mangiare tutti. Con ZeroSprechi è possibile donarli con un semplice click, costruendo una rete di contatti nelle vicinanze di casa propria.

L’obiettivo è quello di rafforzare la cultura del cibo, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, che possono facilitare l’inclusività. Il ruolo di Bergamo è ancora di più significativo in quanto città capofila dell’iniziativa Urban Food Policy Pact. Ridurre lo spreco domestico anche solo dell’1 per cento consentirebbe di risparmiare nella sola provincia bergamasca oltre 2 milioni di euro.

Partner del Comune di Bergamo è la cooperativa Namasté, che riceverà il contributo della raccolta fondi, e che ha avviato il progetto della Dispensa Sociale per il recupero delle eccedenze alimentari nei punti vendita di Bergamo e della provincia. Nell'ultimo anno sono stati raccolti 698 quintali di cibo, in particolare ortofrutta e prodotti freschi, ridistribuiti a una trentina di organizzazioni su base settimanale.

EY Foundation Onlus

La Fondazione dal dal 2012 promuove un cambiamento sostenibile in ambito sociale ed economico, attraverso la realizzazione di progetti di valore riconosciuto. EY Foundation donerà 10mila euro, cifra che potrà raddoppiare qualora l’iniziativa riuscisse a raccogliere 10 mila euro in donazioni su la Rete del dono e arrivare fino a 30 mila euro se la raccolta fondi supererà i 20 mila euro.

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