Nepios dona al Papa Giovanni XXIII l’opera di Renzo Nucara "Reperto", un inno alla rinascita
Un seme, o forse un chicco di caffè, che si staglia sulla facciata interna dell'ospedale nei pressi della Torre 4
Reperto: come un seme che si apre a nuova vita è la nuova opera dell'artista Renzo Nucara che l'associazione Nepios onlus ha donato all'ospedale Papa Giovanni XXIII, dove proprio oggi (mercoledì 12 luglio) è stata presentata nella Hospital Street.
Due metri di altezza per tre di lunghezza, la forma dell'opera ricorda un po' quella di un seme. Oppure un gigantesco chicco di caffè schiacciato in punta: due semicerchi affusolati, disposti lungo un asse di simmetria rappresentato da un solco, il tutto realizzato in forex e resine su cui sono addensati pigmenti e graniglie.
La serie caratterizza la produzione artistica nucariana dagli anni Novanta fino al 2002, proprio agli albori del progetto parallelo sviluppato con il gruppo Cracking Art che ha reso celebre l'arte di Renzo Nucara e il suo messaggio artistico che coniuga impegno ecologico e sociale.
Il seme della rinascita sulla facciata della Torre 4
Nella visione di Nucara, l'opera intende celebrare la rinascita «come un seme che si apre a nuova vita». E infatti il "Reperto" si staglia sulla facciata interna dell'ospedale, nei pressi della Torre 4 dove si trovano le degenze dei reparti che ospitano in ricovero pazienti adulti trapiantati di fegato e polmone, o che hanno subito importanti interventi chirurgici.
«L’aprirsi a nuova vita è un’aspirazione che tutti gli umani dovrebbero avere - è il pensiero di Renzo Nucara -. Preferibilmente come voglia di rinnovarsi lungo la propria esistenza o in casi meno fortunati come superamento delle difficili prove che il nostro corpo a volte ci impone con la malattia fisica e la nostra mente con i disagi mentali. L’opera si rivela allora come un segnale di speranza, come un nuovo mondo, che non viene né dal passato né dal futuro. Ma è qui adesso, per vivere il presente che è la cosa più importante e più difficile».